Sul Gianicolo i volti degli ‘eroi della solidarietà’ accanto ai busti dei garibaldini
Dieci volti di "eroi della solidarietà" sono comparsi accanto ai busti marmorei della Passeggiata del Gianicolo, a Roma. Opera dell'Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr) per festeggiare il Giorno del dono che cade oggi, 4 ottobre. Passeranno alcune ore insieme alle statue dei patrioti italiani e stranieri che durante il Risorgimento hanno combattuto con le armi o con la parola per l'unificazione dell'Italia.
Un memoriale di solidarietà
I busti sono un ricordo di quelle persone che, con un grande gesto di solidarietà, hanno deciso di donare i loro lasciti testamentari ai rifugiati. Questi doni si trasformano in risorse per garantire assistenza medica, ripari, tende e istruzione per chi fugge da guerre e persecuzioni. I busti resteranno esposti vicino alle celebri statue marmoree solo per poche ore. Accanto al busto del garibaldino bulgaro Petko Voyvoda è apparso il volto "in ricordo della signora Bruna, che con il suo lascito mantiene in vita il suo impegno per i più deboli".
Il lascito testamentario solidale
"Il lascito testamentario solidale è sempre più diffuso in Italia – spiega Giovanna Li Perni, responsabile lasciti di Unhcr – e oggi in un blitz al Gianicolo abbiamo voluto affiancare ai busti degli eroi garibaldini 10 busti che ricordano 10 testatori. Gli eroi dei nostri giorni sono persone concrete che hanno voluto far vivere i loro valori, anche dopo la loro morte, lasciando una sorta di messaggio dentro la bottiglia: sono persone normali che hanno fatto un gesto semplice ma di una portata straordinaria. "È un’opportunità che l’Unhcr ha cominciato a promuovere di recente – si legge in una nota – ma che nei prossimi 5-7 anni potrebbe rappresentare il 10% della raccolta, come succede per le altre organizzazioni no profit".