Studentessa cinese scomparsa a Roma: si ipotizza il sequestro di persona
Zhang Yao, giovane studentessa cinese di 20 anni scomparsa lunedì a Roma, potrebbe essere stata sequestrata. Questa l'ipotesi sulla quale indaga la procura, dopo che in un primo momento i magistrati si erano concentrati sull'ipotesi di rapina. La ragazza, originaria della Mongolia si è trasferita a Roma lo scorso marzo a Roma per iscriversi a un corso di moda presso l'Accademia di Belle Arti di via di Ripetta. Nella Capitale vive in una casa nel quartiere don Bosco con altre due ragazze cinesi. Lunedì scorso aveva appena ritirato il permesso di soggiorno in via Teofilo Patini, dove ha sede l'ufficio immigrazione: poi di lei si sono perse le tracce. L'ultimo contatto è stato attorno alle 12 di lunedì con la sua amica e inquilina Xiao Quing: "Aiuto mi stanno aggredendo", le sue ultime parole. Sembra che la borsa fosse costosa: mille euro.
Per questa ragione all'inizio il fascicolo aperto dal pubblico ministero Pierfilippo Laviani riportava l'ipotesi di rapina: adesso però, a tre giorni di distanza, l'ipotesi è di sequestro di persona. A condurre le indagini è la polizia di Stato. Anche oggi le ricerche sono proseguite, anche con l'ausilio di un elicottero che si è alzato in volo a Tor Cervara, hinterland Nord Est di Roma alla ricerca della ragazza. Le ricerche si concentrano anche sui capannoni e sul campo nomadi di via Salviati, che sorge attorno all'Ufficio immigrazione. Al vaglio le immagini delle telecamere di videosorveglianza, mentre si analizzano anche le celle alle quali il cellulare della ragazza si può essere agganciato. Anche gli amici della comunità cinese a Roma sono mobilitati, anche su Facebook: sarebbero addirittura pronti a pagare chi fosse in grado di dare informazioni sulla ragazza.