Studentessa cinese morta a Roma, un commerciante: “Così l’ho vista morire”. Caccia ai 3 rapinatori
Proseguono senza sosta le indagini sulla morte di Zhang Yao, la studentessa cinese di 20 anni trovata morta nella notte tra l'8 e il 9 dicembre a Roma dopo essere sparita nel nulla lo scorso lunedì. Nel mirino degli investigatori ci sono tre uomini, probabilmente giovani, che avrebbero rapinato la ragazza e sarebbero poi fuggiti a piedi, inseguiti dalla giovane studentessa.
Un commerciante ha visto il video dell'investimento
La rapina è avvenuta poco distante dall'Ufficio Immigrazione, dove la studentessa aveva appena ritirato il permesso di soggiorno per motivi di studio: dallo scorso marzo frequentava infatti un corso di moda presso l'Accademia di belle arti. Dopo la rapina la ragazza avrebbe deciso di seguire i suoi aggressori fino ai binari della ferrovia più vicina, nei pressi del campo rom di via Salviati. Lì la giovane ha perso il contatto con i rapinatori: è rimasta per qualche minuto lungo i binari, come si vede un un video ripreso da alcune telecamere di sorveglianza. Poi, secondo il tragico racconto di un commerciante che ha un laboratorio proprio in via Salviati, sarebbe stata colpita da un treno e sbalzata in un dirupo, dove poi il suo cadavere è stato ritrovato da polizia e carabinieri. Proprio il commerciante avrebbe consegnato quest'altro video ai carabinieri.
Lunedì prevista l'autopsia
Adesso si attende l'autopsia, che sarà effettuata lunedì, per chiarire ulteriormente la dinamica della tragedia, che ha sollevato qualche dubbio negli amici cinesi della ragazza: "Ci chiediamo come sia possibile che una ragazza di venti anni si metta a rincorrere degli scippatori fino a laggiù. Avrebbe potuto chiedere aiuto alla polizia o tornare dalle due coinquiline che erano all'interno dell'Ufficio Immigrazione. Ci auguriamo che presto si sappia la verità", riferiscono fonti della comunità cinese all'Ansa.
Sul fronte delle indagini invece si scandagliano gli ambienti dei campi nomadi, alla ricerca delle tre persone che hanno rapinato la giovane della sua borsetta. Proprio la borsa e il cellulare della studentessa non sono ancora state ritrovate: probabile che nell'urto siano finite lontane dal corpo della ragazza.
Paura e dubbi nella comunità cinese di Roma
Intanto il tragico episodio della morte della giovane studentessa ha suscitato rabbia e paura all'interno della comunità cinese della Capitale. Gli studenti non si sentono sicuri e avrebbero chiesto all'ambasciata cinese maggior protezione. Tra i motivi dell'insicurezza il fatto che la rapina alla loro connazionale sia avvenuta in pieno giorno – erano circa le 13 di lunedì – e davanti a un ufficio della questura. Per domani, intanto, l'associazione di studenti cinesi in Italia vorrebbe organizzare una commemorazione per Zhang Yao proprio nei pressi dell'Ufficio Immigrazione. Non si sa se vi parteciperà anche il papà della studentessa, ancora nella Capitale dopo aver riconosciuto il cadavere della sua unica figlia: "È straziato dal dolore", ha riferito chi ha avuto modo di parlare con l'uomo.