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Spuntano resti romani nel cantiere della Metro C tra il Colosseo e i Fori Imperiali

Quasi certamente si tratta di una delle estreme propaggini della Velia, uno degli antichi colli di Roma, che nel 1932 fu spianato per aprire via dei Fori Imperiali.
A cura di Enrico Tata
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Non è certo una stranezza scavare tra i Fori Imperiali e il Colosseo e scoprire nuovi resti dell'antica Roma. E così è accaduto puntualmente anche nel corso dei lavori di costruzione della nuova fermata della Metro C. La sorpresa è che nessuno, finora, grazie alle barriere gialle che proteggono il cantiere, si è mai accorto del ritrovamento. Ieri però, complice l'inaugurazione della riapertura ai visitatori degli anelli più alti del Colosseo, il IV e il V ordine, diversi fotografi delle agenzie di stampa hanno immortalato i resti di una struttura di epoca romana custoditi nel cantiere degli scavi per la nuova metro lungo via dei Fori Imperiali e a pochi passi dall'Anfiteatro Flavio.

Gli archeologi al lavoro per studiare i resti trovati nel cantiere della Metro C

Stando a quanto si apprende, gli archeologi della soprintendenza capitolina sono ancora al lavoro per capire di cosa si tratta. Quasi certamente, riporta l'agenzia di stampa Omniroma, si tratta di una delle estreme propaggini della Velia, uno degli antichi colli di Roma, che nel 1932 fu spianato per aprire via dei Fori Imperiali. La Velia, si legge sul sito TheColusseum.net, più che un vero e proprio colle, era una sella che congiungeva l'Esquilino con le pendici del Palatino.
La Velia anticamente era un colle dal carattere sacro, poiché ospitava due dei templi più importanti della città: il tempio di Giove e il tempio di Vesta.

Gli scavi degli anni '30, quando fu costruita via dei Fori Imperiali:

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