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Fa cadere compagno d’ospedale che viene operato e muore: accusato d’omicidio

Un 57enne è stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio preterintenzionale: spinse il compagno d’ospedale di 80 anni, provocandogli la rottura del femore e costringendolo ad un’operazione durante la quale perse la vita a causa di alcune complicazioni.
A cura di Va.Re.
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Ricoverato al policlinico di Tor Vergata, dove era entrato con un principio d'infarto, un 57enne romano spinge il compagno di stanza di 80 anni che cade in terra, si romper il femore e muore successivamente sotto i ferri. Ora l'uomo, secondo quanto riportato questa mattina dal quotidiano il Messaggero, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio preterintenzionale.

I fatti risalgono al marzo dello scorso anno quando, al culmine di un diverbio, il 57enne spinse l'anziano con cui divideva la stanza d'ospedale. Le conseguenze della rovinosa caduta portarono l'80enne a doversi operare. Una complicazione durante l'operazione ne ha poi portato al decesso.

Severa la decisione del Giudice per le indagini preliminari, che ha aggravato il capo d'imputazione immaginato dal pm, che contestava all'uomo di aver provocato la morte dell'anziano in conseguenza di un altro reato, ovvero quello di lesioni gravi.

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