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Spiagge chiuse a Ostia, gli stabilimenti non permettono di accedere al mare

Secondo i cittadini, alcuni stabilimenti di Ostia avrebbero negato loro il libero accesso alla spiaggia. Secondo la legge, invece, “è fatto obbligo per il titolare delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia”.
A cura di En.Ta.
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Oltre venti segnalazioni dei cittadini sono arrivate ieri ai centralini della polizia locale. Tutti lamentavano la stessa cosa: alcuni stabilimenti di Ostia, almeno sei, avrebbero impedito il libero transito verso il mare. I bagnanti hanno riferito di essere stati invitati a dirigersi verso le spiagge libere. In pratica i gestori degli stabilimenti non avrebbero consentito loro il passaggio all'arenile. "Siamo stati invitati a spostarci sulle spiagge libere" hanno denunciato ai caschi bianchi: "questo perché avevamo borse e asciugamani. Ma noi volevamo solo raggiungere la spiaggia", ha raccontato un cittadino a la Repubblica.

La Polizia locale X Mare ha provveduto ad effettuare i controlli e sono in corso indagini per verificare la possibilità di procedere penalmente. Stando all’articolo 1 comma 251, della Legge finanziaria 296/2006, ribadito anche in un'ordinanza locale, l'accesso alla spiaggia è libero. Infatti, si legge "è fatto obbligo per il titolare delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione".

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