Sotto l’effetto di cocaina prende a cascate in testa la compagna e le incide il suo nome sul braccio
Un nuovo grave episodio di violenza contro una donna a Roma. Un uomo di 30 anni è stato arrestato su ordine del gip del Tribunale di Roma, con l'accusa di aver picchiato e minacciato ripetutamente la moglie, quasi sempre sotto l'uso di sostanze stupefacenti, in particolare di cocaina. L'episodio più grave nell'aprile dello scorso anno quando, con un casco da motociclista, non esitava a colpire ripetutamente la donna in testa e non contento la umiliava tagliandole i capelli con un coltello.
Solo pochi mesi dopo, quando il 30enne si trovava ai domiciliari, la costringeva nel cuore della notte ad uscire a comprargli della cocaina minacciandola di morte. Terrorizzata la giovane donna fingeva un malore arrivando in ambulanza al policlinico di Tor Vergata. Il compagno però non esitava ad evadere dai domiciliari e, arrivato al pronto soccorso, la minacciava di morte per poi aggredirla quando rientrava in casa incidendole il suo nome su una lametta su un braccio.
Le aggressioni, maturate in un contesto segnato da grave disagio sociale e dall'abuso di stupefacenti, si ripetevano nei mesi successivi, quando in almeno due occasioni la donna è stata costretta a ricorrere alle cure mediche. In una delle due il compagno l'ha strangolata fino a farle perdere i sensi. Violenze e utilizzo di stupefacenti avvenivano puntualmente davanti ai figli minorenni della coppia.