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Sospeso dal servizio: vigile urbano si taglia le vene

Era tra i 5 agenti sospesi dopo le mancate contravvenzioni per divieto di sosta nella zona del Pigneto segnalate da un utente tramite l’applicazione “Io segnalo”. I sindacati sul piede di guerra per l’eccesso di provvedimenti disciplinari.
A cura di An. Mar.
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Non ha retto alle pressione e ha compiuto un gesto estremo tagliandosi le vene, uno dei 5 agenti di polizia municipale sospesi per 10 giorni dal comando generale per non aver multato un centinaio di auto in divieto di sosta al Pigneto. Il vigile urbano si procurato ferite alle braccia e ai polsi ed è svenuto, dopo aver saputo della sospensione arrivata nella giornata del 1 giugno. I colleghi lo hanno immediatamente soccorso e trasportato in ospedale.

La sospensione è scaturita a seguito di una segnalazione alla polizia municipale tramite la app "Io-segnalo": un utente aveva segnalato decine di auto in divieto di sosta e il comando centrale aveva inviato sul posto alcune squadre di vigili urbani i quali si erano rifiutati di emettere i verbali spiegando che sarebbe stato troppo complicato. Il caso è poi stato riportato dai media generando il provvedimento di sospensione per i 5 vigili urbani intervenuti al Pigneto.

Dopo il tentato suicidio, Cgil, Cisl e Uil hanno decretato lo stato di agitazione convocando per lunedì prossimo delle assemblee sindacali presso il V gruppo di polizia municipale. I sindacati chiedono l'intervento del prefetto Tronca, commissario straordinario del Comune di Roma, per fare piena luce sull'eccesso di provvedimento disciplinare all'interno del corpo di polizia municipale.

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