Il rogo del campo rom a Tor Fiscale nel 2011 che causò 4 bambini morti
È il 6 febbraio 2011. L'episodio è tristemente simile a quanto accaduto nella notte di oggi, quando tre sorelline rom sono bruciate vive mentre dormivano nel loro camper a Centocelle. In quell'occasione, sempre di notte, quattro bambini morirono in un incendio divampato in un campo nomadi di via Appia Nuova a Roma, zona Tor Fiscale. Le cause, però, sono diverse: allora il rogo fu causato, accertarono gli investigatori, da una stufetta a legna malfunzionante. In questo caso, invece, si tratterebbe, almeno stando alle prime inquietanti ricostruzioni, di un incendio doloso, provocato da una bottiglia incendiaria.
Nella notte del 6 febbraio 2011 morirono quattro bambini, di tre, sette, otto e undici anni di età. Tre bimbi e una bimba. All'esterno c'era il papà, che non è riuscito a spegnere le fiamme in tempo, mentre la mamma era uscita per andare a comprare da mangiare. I piccoli morirono nel sonno, mentre riposavano nei loro giacigli. Proprio la stoffa delle loro coperte, secondo gli inquirenti, fu la prima ad andare a fuoco. In pochi istanti la baracca fu completamente distrutta. Faceva parte di un insediamento abusivo, composto da cinque baracche e censito dalle forze dell'ordine appena due mesi prima della tragedia. "E' una tragedia veramente terribile per la nostra città. Via da Roma questi maledetti campi abusivi. E' la tragedia di questi maledetti campi abusivi. Noi avevamo lanciato l'allarme molte volte perché sono pericolosissimi. Queste burocrazie maledette che hanno bloccato il nostro piano nomadi hanno prodotto questo effetto", le durissime parole dell'allora sindaco di Roma, Gianni Alemanno.