Sorelle rom morte nel rogo del loro camper, arrestate quattro persone a Torino e in Bosnia

Due arresti ieri a Torino e due oggi in Bosnia. Quattro membri della famiglia Seferovic sono accusati di essere gli autori del rogo in cui lo scorso maggio morirono tre sorelline rom di 4, 8 e 20 anni. Elisabeth, Angelica e Francesca dormivano nel loro camper parcheggiato sul tetto di un centro commerciale a Centocelle, Roma, quando qualcuno ha appiccato un incendio lanciando una molotov. Sono morte bruciate vive. Due membri della famiglia rom dei Seferovic sono stati fermati dalla polizia bosniaca a Bosanka Gradiska in seguito a un ordine di arresto emesso dai magistrati romani. Nei giorni scorsi invece due fratelli della stessa famiglia sono finiti in manette a Torino. Uno dei quattro, Serif Seferovic, 20 anni, era già stato fermato a giugno perché sospettato di aver commesso il fatto. "Quella notte non ero lì, ero lontano insieme alla mia famiglia", si difese nel corso dell'udienza di convalida del fermo avvenuta nel carcere di Torino. Il ragazzo, poi rilasciato, è anche uno dei tre ragazzi arrestati per il caso di Zhang Yao, la studentessa cinese morta investita da un treno mentre inseguiva i suoi scippatori a Tor Sapienza.

Le sorelline rom bruciate vive mentre dormivano nel loro camper a Centocelle

Nella notte del 10 maggio Francesca, Angelica ed Elisabeth, le tre sorelline rom di 20, 8 e 3 anni sono morte avvolte nel rogo del camper dove vivevano con la loro famiglia sulla terrazza del centro commerciale Primavera in via Maria Ugo Guattari a Centocelle. Nel camper vivevano anche i genitori e i fratelli, in tutto tredici persone. La Procura di Roma aprì subito un'indagine per incendio doloso e gli investigatori concentrarono da subito le ricerche sulla persona ripresa da alcune telecamere di sicurezza mentre lanciava una bottiglia incendiaria vicino al camper.