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Smog a Roma, domani blocco della circolazione per le auto diesel Euro 3, 4 e 5

Non cessa l’allerta smog a Roma: anche domani 13 dicembre, sarà in vigore il divieto di circolazione privata all’interno della fascia verde per i veicoli più inquinanti. Tra le vetture interessate in alcune fasce orarie anche le auto diesel omologate Euro 3, 4 e 5. Tutti i dettagli.
A cura di Francesco Loiacono
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Anche domani 13 dicembre, a Roma sarà in vigore il divieto di circolazione privata all'interno della fascia verde per i veicoli più inquinanti. Lo ha deciso il Campidoglio "sulla base dei criteri indicati nel Piano di intervento operativo, come stabilito dalla delibera n.76 del 28 ottobre 2016". Il motivo è che le previsioni meteo per i prossimi giorni non sono confortanti per quanto riguarda i livelli di inquinamento, che resteranno elevati: "Risulta quindi necessario intervenire con efficacia: la salute è il bene prevalente da tutelare, proseguendo le azioni volte a ridurre le emissioni", spiega in una nota il Campidoglio.

Ecco le categorie di veicoli interessate dal blocco della circolazione

Oltre alle consuete categorie di veicoli interessate dal blocco della circolazione, per domani lo stop si estenderà, in alcune fasce orarie, anche alle auto diesel Euro 3, 4 e 5. Potranno circolare tranquillamente, almeno fino al prossimo inverno, le vetture diesel Euro 6. Sul sito istituzionale del Comune di Roma sono specificate nel dettaglio le categorie di veicoli interessate dal blocco: "Sono bloccati dal lunedì al venerdì, h 24, tutti gli autoveicoli Pre Euro 1 (cosiddetti Euro 0) , Euro1 e Diesel Euro 2, il provvedimento domani si applica alle seguenti categorie veicolari:

  • Nella fascia oraria 7.30-20.30: autoveicoli a benzina Euro 2, ciclomotori e motoveicoli Pre euro 1 (cosiddetti ‘Euro 0’) ed Euro 1, a due, tre e quattro ruote, dotati di motore a 2 e 4 tempi.
  • Nelle fasce orarie 7.30-10.30 e 16.30-20.30: tutti gli autoveicoli Diesel Euro 3, 4, 5.

Limitazioni sono previste anche per gli impianti di riscaldamento: "Oltre a garantire la riduzione della temperatura (18 gradi), potranno funzionare per un massimo di 8 ore anziché 12. Se le condizioni di criticità constatate di inquinamento atmosferico persisteranno, così come stabilito dai modelli previsionali, si richiederanno ulteriori interventi anche per i giorni successivi".

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