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Simone, 38 anni, trovato morto in una tenda sul Tevere: stava pescando le carpe

Simone Giovagnoli, 38 anni, è stato trovato morto dentro una tenda che aveva piantato sulle sponde del Tevere, zona Tor di Quinto a Roma, per pescare le carpe. Un improvviso malore, la causa più probabile della sua morte.
A cura di En.Ta.
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Simone Giovagnoli, 38 anni, è stato trovato morto dentro una tenda in cui si era accampato per pescare le carpe. Era un appassionato di pesca e il suo profilo Facebook è pieno di fotografie di enormi pesci pescati nel fiume Tevere. Proprio sulle sponde del corso d'acqua che attraversa Roma, in zona Tor di Quinto, aveva piantato la sua tenda. Un altro pescatore domenica mattina si è accorto che l'uomo era in difficoltà, ha chiamato subito i soccorritori, ma i medici del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 38enne. Sul suo corpo non sono stati trovati segni di violenza, quindi l'ipotesi di un malore improvviso è per ora quella più probabile. Il corpo è stato esaminato dagli investigatori della polizia scientifica.

Su Facebook i messaggi di cordoglio dei pescatori

"Con grande rammarico comunico la brusca scomparsa del nostro TesterSimone Giovagnoli. Non ci sono Parole per descrivere tutto questo! Hai saputo cogliere il vero significato di questa disciplina, passione, costanza, dedizione senza fermarsi di fronte alle difficoltà. Ti ringrazio nonostante tutto quello che è successo precedentemente alla nostra Azienda di essere rimasto vicino a noi e a supportarci in tutto. Non potevo avere collaboratore migliore! Ora nel cielo abbiamo due stelle che vegliano su di noi! Portateci fortuna da lassù e aiutateci nei momenti di difficoltà", si legge sulla pagina Facebook di Carpzone. Tantissimi i messaggi lasciati da amici e parenti sulla bacheca di Simone su Facebook. "Non mi piace scrivere queste cose ieri sera quando e arrivata questa chiamata non ci volevo credere con te se ne è andato un pezzo del mio cuore…. Non ci posso ancora credere stavi pescando stavi facendo la tua passione e con lei te ne sei andato con lei ti sei addormentato per sempre…. Il dolore che hai lasciato in noi è troppo grosso ancora non mi riesco a darmi una ragione… Oggi entrando nella tua abitazione vedendo tutta quella attrezzature ho visto che per te la pesca era una passione vera e propria…..mi ricordo sempre quando io ti chiedevo quando potevo venire e te sempre mi dicevi quando vuoi ci organizziamo…. Adesso manchi anche di più e non mi riesco a farmi una ragione…. Pero ti voglio ricordare così come eri un ragazzo tranquillo e solare…. Riposa in pace cugino mio", scrive Gabriele.

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