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Simona Riso, morta cadendo dal terrazzo: due medici rinviati a giudizio

Secondo la Procura, i due medici non avrebbero adottato tutte le misure idonee per evitare il decesso della ragazza, poiché non rilevarono immediatamente le fratture che la ragazza si era procurata e che avrebbero causato il suo decesso.
A cura di En.Ta.
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Il giudice per l'udienza preliminare di Roma ha rinviato a giudizio, con l'accusa di omicidio colposo, due medici pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni, in relazione alla morte di Simona Riso, 28enne deceduta a ottobre 2013. Era caduta dal terrazzo di una palazzina del quartiere in via Urbisaglia, a San Giovanni, con il bacino rotto, lesioni in tutto il corpo e una costola spezzata. Ma i medici hanno avviato la procedura per i casi di violenza sessuale perché la ragazza, agonizzante, aveva detto loro di essere stata violentata. In realtà Simona non aveva subito violenze in quella occasione (la giovane sarebbe stata violentata molto tempo prima, forse uno stupro subito da bambina e che ancora la tormentava). Per aver scelto una procedura sbagliata, due medici dell'ospedale San Giovanni, un medico del pronto soccorso e di uno del reparto di ginecologia dell’ospedale romano, finiranno a processo per la morte di Simona Riso. La prima udienza è stata fissata per l'11 maggio del 2016. Secondo la Procura, i due medici non avrebbero adottato tutte le misure idonee per evitare il decesso della ragazza, poiché non rilevarono immediatamente le fratture che la ragazza si era procurata e che avrebbero causato il suo decesso.

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