Si getta nel vuoto dal nono piano: è il quarto suicidio nel Bronx di Torrevecchia
Un volo di nove piani senza via di scampo. Finisce così la vita di un ragazzo romano (S.), lanciatosi da un palazzo del Bronx di Torrevecchia, a Roma, in una calda domenica d'agosto. La tragedia è avvenuta ieri intorno alle 16.30, ma il corpo del povero S. è rimasto lì per ore: "Il magistrato ci ha detto che è domenica quindi hanno poco personale – raccontano indignati i vicini – perciò il corpo di questo povero ragazzo è rimasto qui in attesa".
Teatro della tragedia un palazzone grigio di 15 piani situato in via Numai, all'incrocio con via Calcagnini, alle porte del Bronx di Torrevecchia. Lo chiamano il palazzo d'Ariccia o il palazzo dei suicidi. La tragica morte di S. non è infatti un caso isolato, ma il quarto suicidio nel giro alcuni anni. Sempre nello stesso palazzo, si contano altre tre vite spezzate gettandosi nel vuoto: "Non tutte le vittime erano residenti – raccontano i vicini – ma salgono dalla scala antincendio. È aperta a tutti, vanno in cima e si gettano nel vuoto".
Il suicidio riapre vecchie ferite
La morte di S. riapre vecchie ferite nel quartiere periferico di Roma nord, una zona della Capitale lasciata nel totale degrado e dove i giovani finiscono troppo spesso in giri illegali, a detta dei residenti: "Qui siamo di fronte ad un vero problema sociale. Poca sicurezza, tanta droga che gira e questi sono i risultati". L'appello dei cittadini di Torrevecchia è rivolto alle istituzioni: "Aiutateci a fare in modo che i nostri ragazzi non la facciano finita in un modo così terribile. Questo quartiere ha bisogno di una rinascita".