Si finge petroliere e truffa imprenditori rifilando soldi falsi: arrestato 33enne
Si fingeva petroliere arabo e truffava imprenditori, ai quali prospettava affari per importi elevati. La carriera criminale di S.D., un 33enne francese di origine serba, è stata però interrotta dai poliziotti del Commissariato Viminale di Roma, diretto da Giovanna Petrocca. L'uomo è stato arrestato al termine dell'ennesimo raggiro. Identico il modus operandi: il finto petroliere avvicinava imprenditori per concludere l'acquisto di forniture importanti. L'unica condizione che poneva, però, era quella di scambiare prima della compravendita somme rilevanti, offerte in banconote di grosso taglio, con banconote di taglio minore, per evitare problemi di carattere fiscale. Peccato però che nella valigetta offerta dal 33enne solo alcune delle banconote da 500 euro fossero originali, mentre per il resto si trattava di denaro falso.
In un caso, che ha coinvolto il titolare di una ditta che produce arredamenti per uffici, la persona truffata si è resa conto dell'inganno e ha provato a tirarsi indietro dallo scambio, che vedeva al centro una fornitura da 80mila euro. A quel punto però un complice del 33enne ha mostrato una pistola, costringendo la vittima a consegnare la valigetta con il danaro e allontanandosi con l’autovettura a tutta velocità.
Qualche giorno dopo il 33enne è tornato in azione: vittima questa volta l’amministratore unico di una società. Il 33enne si è finto petroliere di Dubai e si è mostrato interessato all’acquisto di due capannoni per 2 milioni di euro. Solita condizione, lo scambio preventivo di 100mila euro in banconote da 500 euro con una pari somma costituita da banconote di piccolo taglio. La vittima, però, ha intuito che qualcosa non andava: ha preso tempo e si è rivolta agli agenti del commissariato Viminale che, grazie ad una seria di appostamenti e pedinamenti, sono riusciti ad identificare il truffatore, scoprendo che si trattava di un vero professionista della truffa, finito in passato anche nel mirino della trasmissione televisiva "Le iene".
Sulla base delle risultanze investigative il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare a carico di S.D., con le accuse di rapina aggravata e tentata truffa. Adesso proseguono le indagini per individuare gli altri appartenenti all’organizzazione criminale.