Sì dalla Regione Lazio a test privati per il coronavirus: “Ma non possono costare più di 45 euro”

Sì della Regione Lazio ai test sierologici effettuati da laboratori privati per la ricerca del Covid-19, ma a prezzi più bassi di quelli visti in giro finora. "La prestazione per ragioni di sanità pubblica dovrebbe essere assicurata a costi non dissimili da quelli effettuati dal Servizio sanitario regionale: test rapido da sangue capillare 20 euro, test sierologico con prelievo venoso 45 euro", annuncia la Regione Lazio. Quando costano invece i test nei laboratori privati? Da 99 a 130 euro. Una cifra molto più alta di quella stabilita dalla Regione Lazio. Non solo: i privati che fanno questi esami devono specificare all'utenza il grado di attendibilità del test, e che il risultato dello stesso non fornisce certificazione di guarigione/positività/contagiosità alla malattia.
La Regione Lazio specifica inoltre che nessun laboratorio che non faccia parte delle rete CoroNET è autorizzato a effettuare i tamponi nasofaringei e/o orofanrigirei. Possono limitarsi ai test per l'identificazione degli anticorpi, che però non sostituiscono gli esami fatti dall'ospedale Spallanzani, unico autorizzato all'analisi dei tamponi e unico che può fare una diagnosi certa.
Sin dall'inizio di questa emergenza sono molti i laboratori privati che stanno offrendo alla cittadinanza test a pagamento per verificare o meno un'eventuale positività al coronavirus. Si tratta di esami molto cari, che costano circa 100 euro se effettuati in sede, 130 a domicilio. Un prezzo molto elevato, pagato da moltissime persone ansiose di sapere se siano venute a contatto col virus o meno. Dato il dilagare di questi test, l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato era intervenuto spiegando che l'unico autorizzato ad analizzare i tamponi è l'ospedale Spallanzani. Adesso è arrivato il via libera anche per i privati, purché i test siano a prezzi contenuti e le persone siano informate correttamente sulla loro attendibilità.