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Shaboo dalle Filippine nella carne in scatola: arrestati collaboratori domestici della “Roma bene”

Sgominata la “banda delle colf”, associazione a delinquere che importava la potente droga sintetica shaboo dalle Filippine in Italia e la spacciava. Tra gli arrestati, tutti filippini, molti collaboratori domestici di professionisti romani. A capo dell’organizzazione, a Roma, una donna di 52 anni. La droga viaggiava nascosta in barattoli sigillati di carne in scatola.
A cura di Francesco Loiacono
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Nove persone sono state arrestate dai carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Roma Trionfale con le accuse di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e spaccio. I carabinieri l'hanno chiamata la "banda delle colf" perché tra gli arrestati, tutti cittadini filippini, figurano anche collaboratori domestici di professionisti e imprenditori romani, la cosiddetta "Roma bene". Al vertice di questa organizzazione criminale, specializzata nel traffico della potente droga sintetica shaboo dalle Filippine all'Italia, c'era una donna filippina di 52 anni.

La shaboo era nascosta nelle confezioni di carne in scatola sigillate

Le indagini, partite a marzo 2016, hanno già portato all'arresto di altre sei persone e al sequestro di oltre due chili (2,258 Kg) di shaboo, quantitativo record in Italia. La Shaboo viene infatti venduta tra i 350 e i 450 euro al grammo, che corrisponde a circa 10 dosi – per una dose singola bastano infatti solo 100 milligrammi. Se immessa sul mercato, la potente droga sintetica, conosciuta anche come "Ice" o "Crystal meth" avrebbe fruttato più di milione di euro. La droga arrivava dalle Filippine in Italia in aereo: un cartello filippino inviava la sostanza mediante voli di linea fino a Milano. La Shaboo essendo inodore non veniva rilevata dal fiuto dei cani antidroga: i trafficanti la nascondevano in bustine di plastica, avvolte nella carta carbone per eludere i controlli aeroportuali ai raggi X e custodite all’interno di confezioni di carne in scatola, perfettamente sigillate. Da Milano la droga veniva poi trasportata a Roma da alcuni appartenenti all’organizzazione, che poi rifornivano i pusher per la vendita al dettaglio che avveniva a domicilio o lungo le strade della Capitale.

Il cartello criminale filippino, dopo aver procacciato la sostanza stupefacente e averla inviarla in Italia, riceveva il denaro provento della vendita al dettaglio tramite money transfer: ogni volta indicava agli associati in Italia nuovi canali con i quali inviare i soldi per nasconderne i flussi, che sono però stati scoperti dai carabinieri: i versamenti avvenivano grazie all’utilizzo di documenti forniti da prestanomi compiacenti. Delle nove persone raggiunte dall'ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari di Roma, su richiesta Direzione distrettuale antimafia della Capitale, quattro sono finite in carcere e cinque ai domiciliari.

Gli effetti della shaboo

La shaboo è ormai ampiamente diffusa in Italia, soprattutto nelle comunità asiatiche e in particolare in quella filippina, anche se sempre più consumatori sono italiani. Gli effetti di questa droga sono molto forti e portano a sviluppare un'altrettanto forte dipendenza. Si tratta di cristalli, solitamente limpidi, di d-metanfetamina cloridrato, che ricordano il ghiaccio e il sale grosso. La shaboo viene generalmente fumata per mezzo di piccole pipette di vetro, ma può anche essere iniettata, masticata, assunta tramite la pelle o se ne possono respirare i vapori riscaldandola all’interno di un recipiente di vetro. Quando si raffredda la droga si solidifica e può essere riutilizzata. La shaboo è eccitante come la cocaina, ma il suo effetto è molto più lungo e intenso e dura dalle 8 alle 24 ore. Provoca euforia, eccitamento, abbassamento dei freni inibitori, innalzamento massimo del livello di attenzione. Allo stesso tempo però induce inappetenza, aumento del battito cardiaco e affanno in chi la utilizza, che può andare incontro a insufficienza renale e complicazioni cardiache. I consumatori abituali di shaboo diventano spesso aggressivi, violenti e paranoici e sviluppano allucinazioni.

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