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Sfregio al Colosseo, turista incide una lettera sull’Anfiteatro Flavio: denunciato

Un turista ungherese è stato denunciato dai carabinieri sorpreso mentre incideva la lettera ‘T’ con una tessera di plastica su una parete dell’anello inferiore all’altezza dell’uscita Sud del Colosseo a Roma. Si tratta del terzo caso di sfregio nei confronti dell’Anfiteatro Flavio in una settimana.
A cura di Alessia Rabbai
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Sfregio al Colosseo dove un turista di nazionalità ungherese è stato sorpreso mentre incideva una lettera su una parete del monumento. L'ennesimo danneggiamento all'Anfiteatro Flavio, gioiello di inimitabile bellezza e valore storico archeologico invidiato a Roma da tutto il mondo. Tantissimi turisti ogni ogni giorno fanno la fila per visitare il Colosseo e ammirarne la maestosità, ma tra questi c'è anche chi, purtroppo, come testimoniano i segni lasciati su alcuni punti delle pareti, compie veri e propri atti vandalici, per imprimere per sempre un segno del proprio passaggio in quel luogo magico. L'autore del gesto è un 29enne che è stato notato e fermato dai carabinieri mentre era impegnato a incidere la lettera ‘T' sull'anello inferiore all’altezza dell’uscita Sud. L'uomo si stava servendo di una tessera in plastica rigida. A notare il suo insolito comportamento è stato il personale di vigilanza del Parco archeologico del Colosseo che ha segnalato l'accaduto ai carabinieri. I militari sono intervenuti prontamente, hanno fermato l'uomo e lo hanno identificato, per poi denunciarlo con l'accusa di danneggiamento aggravato.

Sfregio al Colosseo: tre casi in una settimana

Secondo quanto si apprende dalle forze dell'ordine, si tratta del terzo caso di danneggiamento del Colosseo in una settimana. Il centro di Roma è stato infatti preso d'assalto durante il ponte della Festa della Liberazione e del primo maggio. Il 25 aprile scorso è stata denunciata a piede libero una turista israeliana di 39 anni che ha inciso su un pilastro la scritta ‘EIAAP’, ossia le iniziali dei nomi del marito e dei figli. Tre giorni dopo, il 28 aprile, a finire nei guai è stata una studentessa bulgara di 17 anni.

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