Sesso in cambio di favori, l’ex pm della Dda di Roma Roberto Staffa condannato a 11 anni
Il Tribunale di Perugia, dopo circa 14 ore di camera di consiglio, ha condannato a 11 anni di reclusione l'ex magistrato Roberto Staffa, accusato di concussione in relazione a presunti favori (la concessione di permessi di soggiorno temporanei) in cambio di rapporti sessuali con alcuni transessuali, avvenuti anche, secondo le indagini, nel suo ufficio di piazzale Clodio a Roma, dove Staffa era in servizio come pm della Direzione distrettuale antimafia della Capitale. Secondo l'accusa, in almeno due occasioni poi Staffa avrebbe avuto rapporti intimi con l'amante di un boss per il quale avrebbe espresso parere favorevole alla concessione degli arresti domiciliari a casa della donna. L'ex pm antimafia è stato condannato anche per la divulgazione di informazioni alle parti processuali e per la detenzione di materiale pedopornografico.
Staffa, che ha sempre ribadito la correttezza del suo comportamento, è stato arrestato dai carabinieri nel 2013, quando era ancora in servizio alla Procura di Roma. Ad incastrare l'ex magistrato – che ha fatto parte anche del pool che ha indagato sul caso di Emanuela Orlandi – sarebbero state le telecamere installate nel suo ufficio di piazzale Clodio mostrerebbero Staffa in compagnia di alcuni transessuali, che sarebbero stati ricattati : se avessero accettato le avances sessuali del pm, secondo l'accusa, avrebbero evitato, almeno in parte, guai con la giustizia.