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Sequestrato lo Shilling di Ostia, strutture abusive fino a riva

Secondo quanto si apprende, allo stabilimento balneare e locale notturno sarebbero stati edificati abusivamente oltre 400 metri quadrati di spiaggia per ampliare il ristorante, con strutture di legno che praticamente arrivavano fino al mare.
A cura di En.Ta.
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Sequestrato questa mattina lo Shilling a Ostia. Secondo quanto si apprende, allo stabilimento balneare e locale notturno sarebbero stati edificati abusivamente oltre 400 metri quadrati di spiaggia per ampliare il ristorante, con strutture di legno che praticamente arrivavano fino al mare. I proprietari, la famiglia Ballini, ora rischiano la revoca della concessione e una denuncia penale. Lo stabilimento è lo stesso in cui gli allora assessori del Comune di Roma, Esposito e Sabella, vollero aprire il primo varco di accesso al mare sul  “lungomuro” di Ostia. Il muro fu poi ritirato su dai proprietari dello Shilling.

"Il signor Balini la scorsa estate contestò la nostra operazione con forza e arroganza – ha detto Esposito – Ricordo che disse che aveva sempre fatto il bene del mare di Roma. Forse intendeva abusi di centinaia di metri quadri sulla spiaggia? Bene l'operazione dei vigili coordinata da Vulpiani, ora però nessuno sconto sulla concessione. Persone che distruggono un bene dello Stato e ne fanno un uso privato non meritano di gestire lidi. Che provveda a sue spese anche a buttare giù il muro che impedisce ai romani di vedere il mare. Lui come tutti gli altri. Ostia merita la legalità".

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