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Segregò la sorella in una stanza lasciandola morire di fame: condannato ad otto anni

È stato condannato ad otto anni di carcere per maltrattamenti aggravati da morte un cinquantatreenne che ha segregato la sorella affetta da problemi psichiatrici in una stanza per cinque anni, lasciandola morire di stenti, mentre le rubava ogni mese la pensione. Nei suoi confronti il pm aveva chiesto dieci anni.
A cura di Alessia Rabbai
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Ha segregato la sorella per cinque anni dentro ad una stanza, per rubarle la pensione, fino a farla morire di fame. Accusato per maltrattamenti aggravati dalla morte, un cinquantatreenne è stato condannato a otto anni di carcere. Vittima della violenza del fratello, una donna con problemi psichiatrici, lasciata morire di stenti da chi invece avrebbe dovuto amarla e prendersi cura di lei. Come riporta Il Corriere della Sera i drammatici fatti risalgono all'11 ottobre dello scorso anno, quando un'ambulanza è arrivata davanti al palazzo in via Appia Antica a Roma, in cui si trova l'appartamento dove la donna era rinchiusa. La chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112 è arrivata quando le sue condizioni di salute erano ormai disperate e il decesso è sopraggiunto durante il trasporto in ospedale. Subito dopo è scattato l'arresto, poi il processo con il rito abbreviato e la condanna. Nei confronti dell'imputato il pubblico ministero aveva chiesto dieci anni.

Segregata in una stanza e morta di stenti

Secondo quanto emerso in sede d'indagine le violenze del fratello sulla sorella sono iniziate nel 2014. Cinque anni di sofferenza per la donna, costretta a vivere rinchiusa in una stanza ridotta ad un tugurio, circondata dalla sporcizia, con pochissimo cibo e in condizioni igieniche pessime. Tutto è cominciato quando il cinquantatreenne, un tecnico che ripara le macchinette dei caffè nei bar, l'ha aggredita, chiudendola a chiave dentro a una camera della loro abitazione, senza mai permetterle di uscire. La vittima non aveva un letto sul quale dormire, né un bagno ed era circondata da escrementi di topi. Mentre la donna era condannata a vivere in una condizione di quotidiana prigionia nella sua stessa casa, lui ha approfittato delle sue condizioni psichiche per prelevare la sua pensione, mese dopo mese. Ma le condizioni della donna sono precipitate, quando l'uomo se n'è accorto era però già troppo tardi.

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