Scoperta rete pedopernografica: in manette anche tre residenti nel Lazio
Sono tre i laziali coinvolti nella rete di pedofili scoperta dalla polizia postale di Bolzano. L'operazione Black Shadow ha condotto a 10 arresti e 47 indagati in varie regioni d'Italia. L’ipotesi di reato contestato è di associazione a delinquere finalizzata alla produzione e divulgazione di materiale pedopornografico.
Le indagini, coordinate dal pm Davide Ognibene, sono iniziate circa un anno e mezzo fa. A insospettire gli agenti, l'arresto di un 38enne altoatesino, avvenuto il 1 febbraio 2016, trovato in possesso di 4 Terabyte di immagini e video di bambini, un intenso uso dell'applicazione Voip e una rubrica con numerosi contatti su tutto il territorio nazionale.
Pedopornografia: tre i laziali coinvolti
Tra gli arrestati c'è un dipendente di una pubblica amministrazione, C.C., 43 anni di Roma, al quale gli agenti durante le perquisizioni, hanno trovato una grande quantità di materiale. Arrestato anche O.P. pensionato 60enne di Ardea. Denunciato a piede libero, un artigiano 43enne di Roma. I tre laziali avevano contatti di scambio diretti con l'uomo ritenuto al vertice dell’associazione.
Le indagini
A seguito dei ritrovamenti della Polizia, il 38enne ha spiegato la sua versione dei fatti: avrebbe scaricato il materiale da internet senza sapere chi fosse il proprietario. Gli agenti, con l’utilizzo di particolari software, sono riusciti a ricostruire le conversazioni, dalle quali emergeva la morbosità degli interlocutori nei confronti di pratiche sessuali con minorenni.