Scontro sui rifiuti in Consiglio Comunale. Il Pd: “Muraro assessore ‘milioncino'”

Scontro in aula Giulio Cesare sulla questione dei rifiuti e sul ruolo di Paola Muraro, neo assessore all'ambiente del Comune di Roma. Nel corso del consiglio comunale Michela Di Biase, capogruppo del Partito democratico, ha chiesto di discutere un'interrogazione urgente sul caso dell'assessore. Richiesta respinta da Marcello De Vito, presidente dell'assemblea, che l'ha dichiarata inammissibile. Proteste e grida dai banchi del Pd. "Il Movimento 5 Stelle non vuole dare risposte alla città sull'assessore milioncino. L'interrogazione l'ho presentata sabato, De Vito dice di non averla ricevuta perché gli uffici erano chiusi… Lunedì mattina l'ho fatta protocollare e il presidente avrebbe potuto comunque inserirla all'ordine dei lavori", ha contrattaccato De Biase. Nei giorni scorsi si è molto discusso sulle consulenze per Ama dell'assessore Muraro, che in dodici anni avrebbe percepito oltre un milione di euro dall'azienda municipalizzata.
Dopo aver presentato in aula le linee programmatiche dell'amministrazione, la sindaca Virginia Raggi, è intervenuta anche sul tema dei rifiuti. "Roma Capitale deve procedere alla riorganizzazione di Ama sotto l'egida della sindaca e dell'assessorato preposto. Nel contempo, Roma Capitale e la sindaca devono reclamare, rivendicare e riappropriarsi del ruolo di indirizzo operativo e di vigilanza del socio di maggioranza al 51% e ricondurre Acea a servizio della città", ha detto la sindaca, che poi ha attaccato la gestione passata della municipalizzata: "Ama, incautamente, in questi ultimi anni non si è dotata delle infrastrutture impiantistiche necessarie offrendo, quindi, di fatto, opportunità a gruppi privati e ad Acea di inserirsi nel settore di attività proprio di Ama. Di fatto, Ama è stata relegata a svolgere mera attività di raccolta, trasbordo, trasporto e scarico in discarica, con enormi costi di dotazione per contenitori, veicoli e mezzi. Ama ga 600 milioni di euro di debiti di cui 200 milioni verso fornitori, oltre 35 milioni di euro annui verso il pool di banche che la sostiene; 250 milioni di costi per la esportazione di rifiuti; circa 7.500 dipendenti; una flotta di veicoli acquistati per oltre 200 milioni nel 2009 e 2010".