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Lo scontro Raggi-Giachetti arriva alla Camera: volano accuse reciproche

Nell’aula di Montecitorio ha avuto luogo un acceso scontro tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Toni accusatori da ambedue le parti sul tema della riforma dei partiti segno che la campagna elettorale tra Roberto Giachetti e Virginia Raggi è arrivata fino in Parlamento.
A cura di Valerio Barbato
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Foto di archivio
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Lo scontro a due fra Virginia Raggi e Roberto Giachetti per la poltrona di sindaco della capitale è arrivato fin nelle aule del Parlamento. A Montecitorio, infatti, accuse reciproche e toni accesi tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno caratterizzato la discussione sulla riforma dei partiti. L'accusa dei pentastellati nei confronti di Roberto Giachetti, è stata quella di condurre la sua campagna elettorale anche all'interno dell'aula parlamentare nonostante il suo ruolo da vice presidente della Camera.

La deputata grillina Roberta Lombardi, terminato il suo intervento, si è lasciata andare ad una imprecazione contro Emanuele Fiano, parlamentare del Pd, il quale nel suo intervento precedente aveva invitato i 5 stelle a non fare i "puri e duri" perché i soldi pubblici "li ricevono anche loro". Il botta e risposta prosegue per bocca di Ileana Argentin (Pd) che prende le difese del candidato sindaco di Roma: "Mentre Virginia Raggi ha indebitamente usato i locali della Camera, Giachetti è rimasto tutti i giorni al suo posto di vice presidente nonostante la campagna elettorale. Il Movimento 5 Stelle facesse silenzio, è sopra di 11 punti…".

Il clima era teso a tal punto da far paventare l'ipotesi di rimandare la discussione della riforma a dopo i ballottaggi, come hanno chiesto Maurizio Bianconi e Alfredo D'Attorre, ma poi gli animi sono tornati distesi e la votazione degli emendamenti è ripresa normalmente.

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