Scivola sul Gran Sasso, escursionista romano recuperato a 2200 metri d’altezza con l’eliambulanza

Un escursionista è stato recuperato dall'elisoccorso del 118 a 2200 metri d'altezza e portato in ospedale dopo una brutta caduta in seguito alla quale si è infortunato. L'incidente è avvenuto alle 12.40 di oggi su una vetta del Gran Sasso: l'uomo, originario di Roma, non è in pericolo di vita, ma si è fatto male in un punto in cui per lui non era possibile scendere a piedi e dove le ambulanze su quattro ruote non potevano arrivare. Così l'elisoccorso è partito da Preturo, a L'Aquila, e si è diretto sul Monte Prena. L'uomo, che era caduto perdendo appiglio su una roccia, è stato recuperato a 2200 metri di altezza da un tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico. Trasportato all'ospedale San Salvatore dell'Aquila, è stato sottoposto alle cure dei medici, mentre i due amici che erano con lui hanno continuato la discesa a piedi.
Le tragiche morte in montagna avvenute quest'estate
Un episodio a lieto fine quello che ha visto protagonista l'escursionista romano. Purtroppo, dall'inizio di quest'estate, sono diverse le persone decedute perché cadute in qualche scarpata durante quelle che dovevano essere allegre e spensierate gite in montagna. La vicenda più tragica è stata quella del francese Simon Gautier, scomparso tragicamente quest'estate durante una escursione nel Golfo di Policastro, in Cilento. Il giovane, di 29 anni, si era avventurato nella zona da solo, quando è caduto in una scarpata, fratturandosi entrambe le gambe. La sua chiamata al 112 aveva sconvolto tutta l'Italia, rimasta col fiato sospeso per quasi dieci giorni, fino a quando il suo corpo senza vita non è stato trovato in fondo a una scarpata.