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Schiavizzato e costretto a elemosinare: pensionato a Natale con i carabinieri che lo hanno liberato

Residente ad Acilia (Ostia) l’uomo era costretto da una coppia di vicini che lo avevano soggiogato, rubandogli mese la pensione e approfittando della sua condizione di solitudine a elemosinare, riducendolo in una condizione di schiavitù. I carabinieri che lo hanno liberato dei suoi aguzzini non se ne sono dimenticato il giorno di Santo Stefano e lo hanno invitato a pranzo.
A cura di Redazione Roma
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Costretto a chiedere l'elemosina, ridotto in una condizione di schiavitù da parte dei suoi vicini di casa che, approfittando della sua solitudine, lo minacciavano e non contenti di rubargli la pensione lo avevano trasformato in una ulteriore forma di entrata economica mandandolo a chiedere ai clienti di una farmacia qualche spicciolo. Anche nei giorni in cui doveva compiere la dialisi era costretto ad andare a elemosinare. La coppia di vicini, che in passato era stata anche aiutata economicamente dall'anziano quando versava in cattive acque, lo aveva completamente sottomesso facendogli credere che se non avesse fatto quello che dicevano un giudice gli avrebbe tolto la casa.

L'incubo del 73enne residente ad Acilia quartiere alla periferia di Ostia, è terminato con l'intervento delle forze dell'ordine. I carabinieri, dopo diverse segnalazioni, hanno messo in atto una veloce indagine "liberando" l'anziano dalla rete dei sui aguzzini: dopo diversi appostamenti sono intervenuti proprio nel momento in cui la vicina prendeva in consegna il denaro raccolto nella giornata di elemosina. I militari non si sono scordati dell'uomo dopo la fine dell'inchiesta, e lo hanno invitato a pranzo con loro per il giorno di Santo Stefano per festeggiare il Natale, offrigli amicizia e conforto e brindare a un nuovo inizio dopo una parentesi così triste.

La vicina di casa, 61 anni, è stata arrestata con l'accusa di riduzione in schiavitù aggravata e tradotta nel carcere di Rebibbia. Il marito, in un primo momento denunciato a piede libero, è stato successivamente tratto in arresto quando il quadro probatorio è stato più completo. Il 73enne ora è seguito dai servizi sociali del X Municipio che stanno verificando il suo stato di salute fisico e mentale, in modo che sia supportato in modo adeguato, così che nessuno possa più approfittarsi di lui.

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