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Schettino all’università, sospeso e senza stipendio il prof che lo invitò a parlare

Il professor Vincenzo Mastronardi, titolare della cattedra di psicopatologia forense a La Sapienza di Roma, per due mesi non potrà insegnare e non percepirà lo stipendio. Così ha deciso il Tar.
A cura di Enrico Tata
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Per due mesi non potrà insegnare e non percepirà lo stipendio il professor Vincenzo Mastronardi. Questa la punizione decisa dal Tar del Lazio per il docente che invitò Francesco Schettino a una conferenza nell'ambito di un Master universitario. Il professore, titolare della cattedra di psicopatologia forense a La Sapienza di Roma, aveva contestato gli atti relativi all'avvio del procedimento disciplinare a suo carico, la delibera adottata dal CdA dell'Università il 18 dicembre scorso, con la quale gli fu inflitta la sanzione della sospensione dal servizio e dallo stipendio per due mesi, e la sanzione accessoria dell'interdizione per lo stesso periodo da tutti gli incarichi accademici. Il Tar ha confermato i provvedimenti dell'Ateneo sul presupposto che «”l'istruttoria svolta dai competenti organi universitari appare approfondita ed adeguata – si legge nell'ordinanza – e, nel corso delle pregresse fasi procedimentali, il prof. Mastronardi ha potuto pienamente esplicare le proprie facoltà difensive”.

Secondo la terza sezione del Tar, presieduta da Francesco Corsaro “sembra obbiettivamente ravvisabile il discredito per l'istituzione universitaria e la funzione docente, cagionato dalla condotta accertata imputabile al ricorrente e consistita, nell'ambito di un seminario di studi organizzato e presieduto dal ricorrente sotto l'egida (ed il logo) de ‘"La Sapienza", nell'avere attribuito al comandante Schettino (imputato, ben noto al pubblico, per il "‘disastro Concordia") il ruolo "autorevole" di relatore, inserito nel programma ufficiale del seminario, chiamato a commentare la ricostruzione dell'evento critico della Costa Concordià, in pendenza del processo penale in cui lo stesso è imputato per reati gravissimi e con vasta eco-mediatica”.

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