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Santa Severa, 40enne di Manziana investito da treno in corsa

Alessandro Lisi è morto a 40 anni investito da un treno in corsa a Santa Severa. Non si esclude l’ipotesi del suicidio, anche se potrebbe essere solo un tragico incidente. Sotto shock il macchinista e un passeggero, soccorsi dalla Croce Rossa. Alessandro era residente a Manziana, Comune in provincia di Roma.
A cura di Natascia Grbic
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Alessandro Lisi, morto a 40 anni investito da un treno a Santa Severa
Alessandro Lisi, morto a 40 anni investito da un treno a Santa Severa

Una scena straziante ha avuto luogo questa mattina a Santa Severa, sui binari della linea ferroviaria Fl5 Roma-Civitavecchia-Grosseto. Verso le 10 del mattino del 6 febbraio, un uomo che si trovava sulle rotaie è stato investito da un treno un corsa: per lui non c'è stato nulla da fare. Si tratta di Alessandro Lisi, 40 anni, residente a Manziana, Comune in provincia di Roma. Sotto shock il macchinista del treno, che non ha potuto far nulla per evitare l'impatto e ha dovuto assistere impotente alla fine dell'uomo. Anche un passeggero è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari: la scena lo ha scosso così tanto che è dovuta intervenire la Croce Rossa di Santa Severa per calmarlo. Alessandro era sposato e padre.

Incidente Santa Severa: si fa strada l'ipotesi suicidio

Non è ancora chiaro perché l'uomo si trovasse sulla traiettoria del treno. Se forse per un tentativo non riuscito di attraversare i binari o se per togliersi la vita. Ed è l'ipotesi suicidio quella che sta più prendendo piede, anche se non è escluso si tratti solamente di un tragico incidente. Sul posto a indagare, gli agenti della Polfer Lazio. Dopo la morte dell'uomo il traffico sulla linea Roma-Civitacchia-Grosseto è stato interrotto per permettere agli agenti di lavorare in sicurezza e rimuovere il corpo. La circolazione è ripresa con rallentamenti e ritardi di oltre quindici minuti alle 11.25.

Investimenti sulle rotaie: fatti rari, ma tragici

Nonostante siano rari, gli impatti con i treni in corsa sono un fatto tragico che colpisce soprattutto i giovanissimi che cercano di attraversare i binari o che si sfidano in "giochi" pericolosi. Solo qualche mese fa, a novembre 2018, un 15enne di San Giorgio su Legnano è morto per essere andato sulle rotaie con un amico: volevano fare a gara a chi resisteva di più. La scorsa estate, invece, un 30enne romano si è steso sui binari della stazione Casilina: trasportato in codice rosso all'ospedale, è stato tratto in salvo dal personale del 118.

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