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San Pietro, lo scontrino da capogiro: 80 euro per due hamburger e cappuccini al bar

Il conto salato è stato presentato a due turisti lo scorso 9 maggio, in un bar a due passi da piazza San Pietro. Venticinque euro un hamburger e otto euro un cappuccino: un prezzo che appare davvero esagerato per una consumazione, anche se al tavolo. E lo scontrino sta facendo in queste ore il giro dei social network.
A cura di Redazione Roma
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Lo scontrino che sta facendo discutere
Lo scontrino che sta facendo discutere

Lo scontrino è finito sui social network e da qui è rimbalzato sui mezzi d'informazione, e mostra 81,40 euro per mangiare due hamburger e due cappuccini, serviti al tavolo a due turisti poco prima delle 11.00 lo scorso 9 maggio. Il conto salatissimo è stato presentato alla coppia di visitatori in un bar ristorante a due passi dal piazza San Pietro. Cinquanta euro il costo degli hamburger, a cui vanno aggiunti otto euro per un caffè americano doppio, sedici euro per due cappuccini e il costo del servizio al tavolo sette euro e quaranta centesimi. Venticinque euro ad hamburger e otto euro a cappuccino sono un prezzo infatti assolutamente fuori mercato anche per il centro di Roma, anche con il servizio al tavolo. Un conto che forse può essere presentato a due turisti, perché qualsiasi romano si sarebbe rifiutato di pagare una cifra da ristorante di lusso per un ordine simile, ma sembra che in questo caso anche i visitatori della città eterna hanno notato il conto davvero esagerato.

Nell'agosto del 2017 a finire nel mirino lo scontrino choc di un bar in via di Porta Angelica, dove per un gelato piccolo venivano chiesti dodici euro, per un cappuccino e una pasta 10 euro. Più il servizio del 10%. Ma c'è anche chi non è rimasto per niente contento di pagare nove euro per un caffè e un cappuccino consumati al tavolino di un bar del centro.

Scontrini che presentano conti da capogiro: non solo Roma

Quello di Roma è solo l'ultimo episodio in ordine di tempo in cui a far discutere è proprio uno scontrino che mostra conti ritenuti dai clienti eccessivamente onerosi. Qualche mese fa a Venezia aveva fatto discutere lo scontrino che testimoniava il costo di centoventi euro per un piatto di spaghetti all'aragosta, e sempre a Venezia alcuni anni fa c'è chi si ritrovo a pagare cento euro per quattro caffè e tre amari. A Capri c'è chi si è ritrovato a pagare più di cento euro per un tè al limone e una granita.

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