Ospedale San Camillo, arrestato infermiere spacciatore: nascondeva 20 chili di droga

Arrestato per spaccio di droga, un infermiere del reparto maternità dell'ospedale romano San Camillo, è stato fermato e ammanettato ieri tra le corsie e i pazienti. Da quanto si apprende dall'ospedale ora l'infermiere perderà anche il proprio posto di lavoro: "Sono già state avviate le procedure per la risoluzione del contratto di lavoro nei confronti del dipendente dell'Azienda ospedaliera San Camillo arrestato dalla polizia – si legge in una nota dell'azienda ospedaliera San Camillo – L'uomo è stato fermato ieri pomeriggio all'interno del nosocomio. A renderlo noto è la direzione generale dell'ospedale che conferma di aver da tempo rafforzato la collaborazione con le forze di polizia al fine di prevenire atti criminosi all'interno del luogo di cura".
Con l'infermiere sono stati arrestati anche altri due uomini, un italiano di 40 anni e un albanese di 32 anni, trovati in possesso di venti chili di hashish celati in una valigia. "Gli operatori della sezione ‘Falchi' – si legge in una nota nel corso di un'apposita attività nei pressi dell'Ospedale San Camillo, hanno notato un soggetto il quale, con fare sospetto, si incontrava con altre due persone, scese da un furgone con al seguito un trolley, che facevano ingresso all'interno dell'ospedale. Gli agenti, giunti in un reparto del nosocomio, hanno deciso pertanto di controllarli rinvenendo, occultati dentro alla borsa da viaggio, oltre 20 kg di Hashish suddivisi in altrettanti panetti da 1 kg ciascuno". Un ulteriore perquisizione portava a scoprire nell'armadietto del dipendente varie dosi di hashish, marijuana e cocaina.