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San Basilio, la piazza di spaccio è un fortino: scoperti cunicoli utilizzati dai pusher per fuggire

I carabinieri della Compagnia Roma Montesacro hanno sequestrato a San Basilio cinque barili per distruggere la droga e un cancello in ferro per agevolare la fuga degli spacciatori alla vista delle forze dell’ordine. Le operazioni sono state effettuate con i dipendenti Ater, dato che il materiale era stato costruito nei cortili delle case popolari.
A cura di Natascia Grbic
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I carabinieri della Stazione Roma Montesacro hanno rimosso una recinzione in ferro e cinque barili utilizzati dai pusher a San Basilio per favorire la fuga dalle forze dell'ordine e bruciare la droga in caso di blitz. I sequestri sono stati effettuati insieme al personale Ater, dato che i materiali erano collocati nelle palazzine dell'azienda. La recinzione era stata costruita in un'area adiacente a piazza Aldo Bozzi: si tratta di uno dei tanti cancelletti che vengono usati nelle piazze di spaccio (nella capitale ma non solo) per favorire la fuga degli spacciatori durante i controlli delle forze dell'ordine. In questo modo si riesce a fuggire in modo più agevole ed evitare la confisca della droga e l'arresto in flagranza di reato. Oltre al cancello, sono stati rimossi anche cinque barili: pure questi sono oggetti comuni nelle piazze di spaccio. Vengono accesi con il pusher di fianco, in caso di controlli la droga viene gettata all'interno e immediatamente bruciata.

San Basilio, cancelli per fuggire e bracieri per distruggere la droga

L'operazione effettuata rientra in un'ampia attività di controllo che i carabinieri della Compagnia Montesacro hanno messo già da tempo in campo nel quartiere di San Basilio, una delle piazze di spaccio più grandi della capitale. Qui è possibile trovare soprattutto hashish, marijuana e fiumi di cocaina, venduti alla luce del giorno dai pusher con modalità ben collaudate. In genere c'è sempre qualcuno di vedetta nelle vie dove possono passare carabinieri e poliziotti, in modo da avvertire nel caos di blitz e operazioni di controlli. Soltanto il mese scorso, sono state rimosse tre tettoie e un cancello in ferro – sempre costruite nei palazzi di proprietà dell'Ater dai pusher – oltre che altri barili usati sempre come bracieri per distruggere la droga.

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