Rubate a Roma 20 pietre di inciampo dedicate alle vittime della Shoah
Nella notte sono state rubate 20 ‘pietre di inciampo' che erano state posizionate in via Madonna dei Monti 82 a Roma. Realizzate da un artista tedesco, erano dedicate alla memoria degli ebrei romani deportati nei campo di concentramento nazisti. Ogni pietra dorata riportava il nome delle persone deportate. Dedicate alla famiglia Di Consiglio, erano state installate il 9 gennaio del 2012. La famiglia fu una delle più colpite dal rastrellamento del Ghetto il 16 ottobre del 1943 e nella retata del marzo 1944. Più di venti persone vennero uccise nelle Fosse Ardeatine o deportate nei campi di sterminio. Ora tra i sampietrini della stradina del rione Monti c'è solo un buco terroso.
Si tratta, spiega all'agenzia Ansa Adachiara Zevi, presidente dell'Associazione Arte in Memoria, "di un attacco inaudito di fascismo e di antisemitismo fatto da gente che non scherza e purtroppo un governo come quello che abbiamo, che aizza all'odio per il diverso, legittima questi atti. È a rischio la nostra democrazia, proprio alla vigilia del Giorno della Memoria. Sono stravolta, è una cosa inenarrabile: questo atto è la messa in pratica e la conseguenza delle minacce che l'Associazione e io stessa come presidente abbiamo ricevuto nel luglio scorso. Ma queste pietre continuano a dire la verità a tutti coloro che passano". L'associazione presieduta dalla Zevi si occupa dell'installazione delle pietre di inciampo, circa 200 in tutta Roma.
"Inaccettabile il furto di 20 pietre d'inciampo, realizzate in memoria dei cittadini ebrei deportati nei campi di concentramento, nel rione Monti. Un gesto che condanno con forza e profonda indignazione. La memoria esige rispetto", il tweet della sindaca di Roma Virginia Raggi.
Aperta indagine per furto aggravato da razzismo
La procura di Roma ha aperto un'indagine per furto aggravato da razzismo. Il procedimento è coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Caporale. "Una fotografia è ciò che rimane delle 19 pietre d'inciampo divelte stanotte a Roma in via Madonna dei Monti. Ricordavano un intero gruppo familiare, Di Consiglio e Di Castro, che fu deportato ad Auschwitz. La Shoah è stata esattamente questo e stanotte, a settant'anni di distanza, si e' compiuta di nuovo. L'obiettivo dei nazisti non era solo cancellare le persone ma anche il loro ricordo. Stanotte è come se avessero voluto ucciderli tutti un'altra volta. Ma non glielo permetteremo: condividete e diffondete questa immagine", si legge in una nota del Coordinamento Comitati Rione Monti.
