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Ruba l’incasso della sala giochi, ma la commessa è la madre

L’episodio è accaduto alla sala giochi “Time City” di Ariccia, in provincia di Roma: la rapina era simulata, la polizia scopre l’inganno.
A cura di Enrico Tata
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Si erano messi d'accordo, madre e figlio, per rubare l'incasso della sala giochi “Time City” di Ariccia, in provincia di Roma. Lei, 47 anni, lavorava là come commessa e il figlio, di 26 anni, doveva simulare una rapina e farsi consegnare tutto l'incasso proprio dalla madre. I due sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Velletri per furto aggravato e simulazione di reato. L'indagine, che gli investigatori hanno chiamato “Family Business”, è partita a marzo 2014 dopo la segnalazione di una rapina a mano armata nella sala giochi. Secondo i racconti dei testimoni, due individui, mascherati e armati di taglierino, erano entrati nel locale commerciale poco prima dell'orario di chiusura e avevano ordinato alla commessa di consegnare l'interno incasso della giornata, circa 1.000 euro.

Le indagini hanno accertato che la commessa non era altro che la madre di uno dei due. A far scattare i sospetti degli investigatori, il comportamento dei rapinatori e alcune incongruenze tra il racconto della persona che aveva denunciato la rapina e di alcuni testimoni. I successivi accertamenti hanno consentito di acquisire ulteriori elementi di prova inequivocabili, che hanno portato all'emissione da parte del Gip del Tribunale di Velletri del provvedimento cautelare. Gli arrestati dopo essere stati rintracciati in un comune dei Castelli Romani, sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari e messi a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

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