Roma, versano rifiuti e acque reflue nel Tevere: denunciati 7 titolari di cantieri nautici
Sette tra cantieri nautici e rimessaggi che si affacciano sul Tevere sono risultati non a norma per quanto riguarda le norme sullo sversamento di rifiuti nel fiume. A scoprirlo sono stati gli uomini del servizio navale della compagnia carabinieri Roma Ostia, attraverso un lavoro lungo e complesso partito dalla scorso mese di ottobre.
Dieci le strutture controllate dai militari su entrambe le rive del Tevere, sia sulla sponda romana sia su quella del comune di Fiumicino. In sette casi i carabinieri hanno dovuto procedere alla denuncia dei responsabili delle predette attività per vari reati a loro contestati: dallo sversamento incontrollato nel fiume di acque reflue industriali, contestato in quasi tutti i casi, alla discarica incontrollata di rifiuti al suolo vicino riva, con ovvie ricadute inquinanti, fino all’occupazione abusiva di terreni del demanio pubblico.
A seconda della gravità delle accuse contestate, ai titolari degli esercizi di rimessaggio e dei cantieri nautici sono state elevate sanzioni amministrative per circa 20.000 euro o si è proceduto, in due casi, al sequestro penale delle aree interessate. Nelle due circostanze più gravi i carabinieri hanno richiesto alla Regione Lazio la revoca della concessione di cui beneficiavano le attività non a norma.
I controlli dei militari dell'Arma sono stati condotti anche con l’ausilio dei colleghi del Nucleo Operativo Ecologico di Roma e dell’Arpa.