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Roma, un murales gigante per Eros Ramazzotti a Lamaro: “Musica è”

Un murales grande quando la facciata di un palazzo in onore di Eros Ramazzotti a Lamaro-Cinecittà, nel comprensorio di case popolari dove l’artista è cresciuto alla periferia di Roma. È l’opera realizzata per omaggiare l’artista sulla facciata di una palazzina di viale Palmiro Togliatti, che ora potrà diventare un’icona e un’attrazione per il quartiere.
A cura di Redazione Roma
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Foto Facebook Danilo Chirico
Foto Facebook Danilo Chirico

Un murales grande quando la facciata di un palazzo in onore di Eros Ramazzotti a Lamaro-Cinecittà, nel comprensorio di case popolari dove l'artista è cresciuto. È l'opera realizzata da Cosimo Cheone Califfa che rappresenta il cantante da giovane, in canotta bianca, con la scritta "Musica è". Anche se l'inaugurazione ufficiale è prevista per domenica 23 febbraio, sono già in molti a essersi fermati a fotografare il murales o scattarsi un selfie. L'iniziativa è nata spontaneamente da un gruppo di cittadini del quartiere

Proprio nel quartiere dove è cresciuto, grazie all'influenza del padre musicista e cantante amatoriale, il giovane Eros Ramazzotti iniziò a studiare musica e sviluppare il suo talento. Ora il suo ritratto sulla facciata di una palazzina di viale Palmiro Togliatti – non lontano dalla casa di via Carlo Calisse dove Eros è cresciuto -potrà diventare un'icona e un'attrazione per il quartiere popolare. Il progetto è nato dall'iniziativa di un gruppo ristretto di persone ed è stato realizzato in pochi giorni.

Musica è di Eros Ramazzotti e l'infanzia tra i cortili del Lamaro

"Musica è" è un brano del 1988, che dà il titolo al quarto album del cantante italiano. Nel 1997 Ero Ramazzotti l'ha nuovamente incisa cantandola assiema al tenore Andrea Bocelli. In alcuni versi del brano Ramazzotti ricorda la sua infanzia proprio in quei cortili dove è stato realizzato il murales: "Le voci della strada dove son nato, mia madre quante volte mi avrà chiamato ma era più forte il grido di libertà e sotto il sole che fulmina i cortili, le corse polverose dei bambini, che di giocare non la smettono più". 

Musica è: il testo della canzone

Musica è
guardare più lontano e perdersi in se stessi
la luce che rinasce e coglierne i riflessi
su pianure azzurre si aprono
su più su i miei pensieri spaziano
ed io mi accorgo che
che tutto intorno a me, a me
musica è
la danza regolare di tutti i tuoi respiri su di me
la festa dei tuoi occhi appena mi sorridi tu e il suono delle labbra tue
tu sempre di più
quell'armonia raggiunta in due
ti ascolterò perché
sei musica per me, per me
musica è…
musica è…
io sento ancora
le voci della strada dove son nato
mia madre quante volte mi avrà chiamato
ma era più forte il grido di libertà
e sotto il sole
che fulmina i cortili
le corse polverose dei bambini
che di giocare non la smettono più
io sento ancora cantare in dialetto
le ninne nanne di pioggia sul tetto
tutto questo per me
questo dolce arpeggiare
è musica da ricordareè dentro di me… fa parte di me… cammina con me
è
musica è
l'amico che ti parla
quando ti senti solo
sai che una mano puoi trovarla
è
musica è
da conservare, da salvare insieme a te
senti
più siamo in tanti e più in alto sale
un coro in lingua universale
dice che dice che
anche del cielo han bucato la pelle
lo senti
è l'urlo delle stelle
forse cambierà
nella testa della gente
la mentalità
di chi ascolta ma non sente
prima che il silenzio
scenda su ogni cosa
quel silenzio grande
dopo l'aria esplosa
perché un mondo senza musica
non si può neanche immaginare
perché ogni cuore anche il più piccolo
è un battito di vita e d'amore
che
musica è

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