Roma Tpl: il Tar sospende il bando da un miliardo sull’affidamento delle linee periferiche

Il Tar Lazio ha annullato parzialmente il bando da un miliardo sull'affidamento delle linee periferiche della Capitale ad altri soggetti diversi da Roma Tpl. La decisione dei magistrati è arrivata ieri, giovedì 21 febbraio, e sarà un bel grattacapo per il Campidoglio. Il Tar ha infatti accolto, anche se parzialmente, i ricorsi degli operatori interessati alla gara che rischia di essere modificata così com'è. Il bando era stato pubblicato lo scorso 23 novembre e la novità principale è quella della suddivisione in due lotti: Roma Ovest con 49 linee e Roma Est, con 54. A presentare la proposta è stata la società Gtm e l'intero dossier è stato sottoposto al vaglio della magistratura. “Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda), definitivamente pronunciando accoglie parzialmente, nei modi e nei limiti di cui in motivazione, il ricorso” e “condanna Roma Capitale alla parziale rifusione delle spese di giudizio, liquidandole in complessivi 2.500 euro oltre oneri di legge, in favore della Società ricorrente” si legge nel documento. Il Comune di Roma dunque dovrà pagare anche le spese. Adesso bisognerà attendere le motivazioni del Tar, che arriveranno a giorni, nel frattempo, il Campidoglio ha formalmente congelato la gara.
Bando Roma Tpl: i problemi
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, c’erano molti problemi nel bando. Sarebbero stati riscontrati per tre volte errori nei documenti che annunciavano la gara europea: nell’indicazione del sito di Roma Capitale, l’indirizzo era sbagliato, mentre le altre due riguarderebbero gli importi: 111 milioni invece che 11, e poi nel totale dell’appalto, calcolato su un anno e non sugli otto previsti nel contratto.