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Roma: “Targhe alterne e blocco auto fino a fine anno”. L’allarme smog di Legambiente

Nonostante i provvedimenti delle targhe alterne e del blocco dei veicoli più inquinanti, non cessa l’allarme smog a Roma. Legambiente Lazio denuncia il superamento dei limiti per le polveri sottili per il dodicesimo giorno consecutivo e propone: “Targhe alterne e blocchi totali delle auto fino alla fine dell’anno”.
A cura di Francesco Loiacono
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Lo smog a Roma è fuori controllo, con i valori di polveri sottili oltre i limiti massimi consentiti per il dodicesimo giorno consecutivo. E così la sezione del Lazio di Legambiente lancia l'allarme smog e propone di ricorrere al provvedimento delle targhe alterne e del blocco delle auto fino alla fine dell'anno. Solo nell'ultima settimana i provvedimenti dell'amministrazione capitolina per far fronte all'allarme smog sono stati numerosi: lunedì 16 e martedì 17 novembre si è riscorso al provvedimento delle targhe alterne per cercare di diminuire il traffico e di abbassare i valori di pm10, il particolato considerato estremamente dannoso per la salute. Venerdì 20 novembre è stato invece disposto dal commissario Francesco Paolo Tronca il blocco delle auto più inquinanti.

Polveri sottili oltre i limiti da 12 giorni consecutivi

Ma entrambe le misure si sono rivelate insufficienti, secondo Legambiente Lazio, anche perché le piogge attese, che avrebbero contribuito ad abbattere i valori di pm10, sono arrivate solo nella giornata di domenica. Le centraline dell'Arpa continuano da 12 giorni a registrare valori di polveri sottili oltre il limite consentito: è accaduto a Bufalotta, Preneste e Cinecittà. Ed ecco perché il presidente di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi, chiede che fino alla fine dell'anno sia attuato il Piano Regionale di risanamento della Qualità dell'Aria, che prevede targhe alterne e blocchi totali, "considerando anche che quelli rivolti ai soli veicoli più inquinanti non hanno sortito alcun buon effetto".

"Bisogna pensare prima di tutto alla salute dei cittadini", è il monito di Scacchi, che ha spiegato che l'interruzione del provvedimento delle targhe alterne lo scorso martedì ha condannato i "cittadini romani a respirare i veleni degli scarichi automobilistici per altri giorni ancora".

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