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Roma, studenti occupano il liceo Tasso in protesta contro governo e decreto Scuole Sicure

Sesto liceo occupato nella capitale: solo il Virgilio, per ora, resta quello sgomberato dalla Polizia. Gli studenti protestano contro le politiche “economiche e sociali” del governo, ma anche contro il decreto Scuole Sicure, che a loro detta “in malafede confonde la sicurezza nelle scuole con un controllo militare degli studenti”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Scatta l'occupazione studentesca al Liceo Torquato Tasso di Roma: è il sesto liceo capitolino che viene occupato dagli studenti. Anche in questo caso, i giovani protestano contro le politiche del governo giallo-verde ma anche contro il decreto sicurezza. Dopo lo sgombero del Liceo Virgilio effettuato dalla polizia su richiesta del vice-preside lo scorso 4 novembre (era stato occupato il 28 ottobre), restano cinque gli istituti romani occupati dalla protesta studentesca: il Mamiani (23 ottobre), il Socrate (13 novembre), l'Albertelli (14 novembre) e il Righi (19 novembre), cui si aggiunge da stamane il Tasso.

Il liceo Tasso, tra i più antichi di Roma, si trova nel cuore del centro capitolino, all'interno delle mura aureliane e a due passi da Porta Pia, e ne condivide il palazzo proprio con il liceo Righi (occupato lunedì sera) e con la Scuola Media "Michelangelo Buonarroti". La linea degli studenti è chiara, e riguarda la protesta contro "le politiche economiche e sociali" dell'attuale governo, fanno sapere dal corpo studentesco, per poi aggiungere "che il sistema configurato a scaglioni progressivi debba essere il tratto fondamentale del sistema di tassazione". Ma la protesta è anche e soprattutto contro il decreto Scuole Sicure, "che in malafede confonde la sicurezza nelle scuole con un controllo militare degli studenti".

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