Roma, “Sfratto con lacrimogeni”: la denuncia dei movimenti anti-sgombero
Scontri tra manifestanti e forze dell'ordine a Roma, nel quartiere Centocelle, dove ieri gli agenti hanno eseguito uno sfratto per morosità, scontrandosi con l'opposizione di 50 manifestanti della rete Abitare nella crisi. La protesta messa in atto dai dimostranti contro l'ordine di sfratto è sfociata nel lancio di fumogeni e torce da una parte e quello di lacrimogeni dall'altra. Due poliziotti sono rimasti feriti superficialmente.
"La polizia ha eseguito uno sfratto in via degli Ontani, a Centocelle, caricando il picchetto e lanciando lacrimogeni fin dentro le scale della palazzina. Farook, la moglie e i due figli si sono recati presso il Municipio V, in via Torre Annunziata 1, per incontrare il presidente Giammarco Palmieri e chiedere una soluzione degna". Racconta la nota dei Blocchi precari metropolitani, mentre dalla Questura spiegano: "I manifestanti si sono barricati all'interno del cortile e hanno lanciato fumogeni e torce di segnalazione nei confronti degli agenti, due dei quali, un funzionario e un sostituto commissario, sono rimasti leggermente feriti". A quel punto, per vincere la resistenza ed evitare che altri agenti venissero raggiunti dalle torce, si è resa necessaria un'azione decisa da parte delle forze dell'ordine che hanno lanciato a mano due lacrimogeni". Secondo quanto comunicato dalla Questura i manifestanti dei Blocchi precari metropolitani equipaggiati con dei caschi e armati di torce avrebbero sbarrato l'incrocio tra via dei Platani e via degli Ontani bloccando l'accesso ai mezzi della polizia.
Stigmatizza l'episodio il capogruppo di Sel in Campidoglio, Gianluca Peciola:"L'uso di lacrimogeni per uno sfratto testimonia la degenerazione della gestione del dramma della casa. Amministrazione e governo devono intervenire con la massima urgenza perché il rischio è che la resistenza agli sgomberi diventi l'unica soluzione per dare un tetto alle famiglie".