Roma, sequestrati 650 chili di botti e fuochi d’artificio illegali in vista di Capodanno
In vista della notte di Capodanno gli uomini del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno sequestrato 650 chili di fuochi d'artificio illegali. Nel corso della stessa operazione otto persone sono state denunciate. Si tratta di tre italiani, tre cinesi e due magrebini. Sono tutti accusati di abusiva detenzione e vendita di materiale esplosivo.
A Roma sono stati sequestrati circa 120 chili di fuochi d'artificio, tra cui le cosiddette ‘candele romane' e i minirazzi, in diversi negozi del centro. I titolari dei tre negozi, tutti cinesi, sono stati denunciati perché vendevano gli articoli pirotecnici senza autorizzazione. In zona Ottavia, invece, è stato fermato un italiano che trasportava nella sua automobile circa mezzo quintale di botti artigianali. In provincia di Tivoli, all'interno di un'abitazione, i finanzieri hanno sequestrato oltre 145 chili di articoli pirotecnici. Infine a San Basilio è stato fermato un italiano 125 chili di fuochi e a Pomezia i finanzieri della locale Compagnia hanno sorpreso due magrebini con circa 130 chili di materiale pirotecnico detenuti all'interno di un furgone. I “petardi” – spiegano in una nota i finanzieri- avrebbero minacciato l’incolumità degli incauti consumatori che, attratti dai prezzi più bassi normalmente praticati dai venditori abusivi, acquistano materiale illegale, ignari della categoria, delle principali caratteristiche costruttive e delle modalità d'uso, indicazioni obbligatorie spesso non riportate sulle etichette. Le attività si inseriscono nell’ambito dei controlli svolti dalla Guardia di Finanza a tutela dei consumatori e della sicurezza pubblica posti a rischio dall’acquisto, detenzione, maneggio di materiale esplodente non conforme alle vigenti normative. I servizi, che rientrano nel dispositivo di controllo del territorio predisposto dal Comando Provinciale di Roma, continueranno nelle prossime ore.
