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Roma, scoperta a Palazzo Corsini la più antica fornace della Capitale

Durante gli scavi nei giardini di Palazzo Corsini, nel cuore di Roma, è stato trovato il più antico laboratorio produttivo mai scoperto nella storia della Capitale. Una fornace vera e propria, con all’interno alcuni elementi prodotti probabilmente dal laboratorio stesso. Scoperte anche varie anfore di ceramica.
A cura di Tommaso Franchi
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Un'altra scoperta archeologica arricchisce Roma. Nel giardino di palazzo Corsini è stato rinvenuto il più antico laboratorio produttivo mai scoperto nella Capitale. I primi resti sono emersi durante gli scavi condotti dalla Soprintendenza Speciale di Roma nei giardini in Via della Lungara a Trastevere. La fornace portata alla luce è una scoperta fino a questo momento unica, in quanto non era mai stato trovato un qualcosa di simile in passato. Oltre al laboratorio gli archeologi hanno scoperto un deposito di anfore di ceramica comune, probabilmente usate dagli antichi romani per trasportare l'olio e per il drenaggio dell'acqua. I ritrovamenti sono stati già transennati e saranno poi coperti con materiale protettivo. Successivamente saranno nuovamente interrati, in modo tale da proteggerli da eventuali fenomeni atmosferici. Le ricerche saranno tuttavia ampliate intorno all'area scavata, per cercare di portare alla luce nuovi ritrovamenti e altre scoperte.

Cosa è stato trovato

Gli oggetti trovati, tra i quali molte ceramiche e qualche prodotto della lavorazione del laboratorio, saranno presto esposti nella sede dei Lincei. Saranno collocati in uno spazio aperto al pubblico, dove si potranno ammirare le scoperte grazie ad una serie di visite guidate, alternate da incontri e conferenze sulla storia della Capitale. La presenza di molti elementi di scarto e di prodotti modellati con la ceramica testimoniano l'esistenza di una fornace antica, usata prevalentemente per la produzione di prodotti lavorati a mano. Attaccato al muro in laterizio si trova una sorta di canale composto da due pareti parallele: si presume che sia una specie di sistema per canalizzare l'acqua che, attraverso questo sistema, scendeva dal Gianicolo verso il fiume Tevere. Altri elementi emersi dagli scavi sono alcune strutture murarie in opera listata e dei resti di ceramica. La grande quantità dei materiali scoperti apre vari scenari riguardo alla complessità degli scavi, che probabilmente si arresteranno per salvaguardare l'antica fornace.

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