Roma, rimossa la scritta Casapound dallo stabile occupato di via Napoleone III
È stata rimossa da alcuni esponenti del movimento di estrema destra la scritta "Casapound" dal palazzo via Napoleone III a Roma occupato dal 2003 e diventato la loro sede. Presente anche la sindaca Virginia Raggi che aveva programmato per domani la rimozione forzata della scritta così come annunciato nei giorni scorsi quando aveva concesso dieci giorni agli esponenti di Casapound che hanno atteso l'ultimo giorno utile per farlo. I militanti del movimento di estrema destra hanno accerchiato la sindaca chiedendole lo sgombero delle occupazioni che ci sono a Roma, mentre la Raggi ha ribadito che si è trattato di semplice rispetto della legalità e della Costituzione.
Rimozione scritta Casapound, presente anche Virginia Raggi: È solo l'inizio
La sindaca si era presentata all'esterno dello stabile occupato già lo scorso 25 luglio chiedendo la rimozione immediata della scritta abusiva così come notificato dal Campidoglio: "Se Casapound non ottempererà spontaneamente a ciò che prescrive la notifica, ovvero la rimozione della scritta abusiva dal palazzo, si procederà in modo coatto" aveva avvertito Raggi. Oggi invece è arrivato il tweet al termine delle operazioni di rimozione: "È solo l’inizio. Ora va sgomberato l’immobile e deve essere restituito alle famiglie che ne hanno davvero diritto – il commento della Raggi – va ripristinata la legalità. Fino in fondo. #CasaPound".