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Roma, Renzi: “Elezioni a maggio 2016”. Finanza in Campidoglio per acquisire documentazione

“A Roma si vota nel 2016: a maggio, aprile o giugno. Ragionevolmente si voterà a maggio”. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, lo assicura ai microfoni di Rtl 102.5.
A cura di Enrico Tata
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“A Roma si vota nel 2016: a maggio, aprile o giugno. Ragionevolmente si voterà a maggio”. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, lo assicura ai microfoni di Rtl 102.5. “Se Marino conferma le dimissioni si vota quando prescrive la legge, nel 2016. Bisognerebbe che ci fosse un evento eccezionale per aspettare la fine del Giubileo, ad oggi non lo vedo”, ha aggiunto Renzi. Insomma, nessun rinvio. Dopo la formalizzazione delle dimissioni di Ignazio Marino avvenuta ieri, ora passeranno 20 giorni e poi verrà nominato un commissario che traghetterà l’amministrazione della Capitale fino alle elezioni.

"Dream team per il Giubileo"

"Stiamo preparando, per evitare contraccolpi delle dimissioni della giunta comunale, una bella squadra tosta, un ‘dream team', per lavorare su quest'anno del Giubileo a Roma. Rimettere a posto metropolitana, mezzi pubblici, strade: è su questo che i cittadini giudicano i sindaci, non su quanto vanno in tv", ha detto il presidente del Consiglio. "Abbiamo questo bell'anno davanti che è quello del Giubileo: in molti storcono la bocca dicendo ‘andrà male, sarà un disastro'. Questa l?abbiamo già sentita per l'Expo ed è stato un trionfo pazzesco: visti i dati della scorsa settimana porto la mia affettuosa solidarietà a quelli che sono stati in coda. Vorrei che il Giubileo fosse la stessa cosa".

Il Pd un nome per le prossime elezioni ancora non ce l’ha. Possibili candidati “non politici” sono Raffaele Cantone, il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione e Franco Gabrielli, l’attuale prefetto di Roma. All’interno del partito si pensa al ministro Marianna Madia, al vicepresidente della Camera Roberto Giachetti e al titolare della Farnesina, Paolo Gentiloni. Che però questa mattina, su Rai 3 ad Agorà, si smarca e dice: “L'ho già escluso. Roma ha bisogno di un periodo di concentrazione sui suoi problemi non sul toto nomi e sulle toto-primarie”, ha aggiunto il ministro”.

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