Roma, rapina a un ragazzo di 17 anni: lo minacciano con un coltello e gli rubano la microcar
Hanno minacciato con un coltello un ragazzo di 17 anni e gli hanno rubato l'auto. L'episodio è accaduto alcuni giorni fa intorno alle ore 15.30 del pomeriggio, all'incrocio di via Appia con piazza Cantù. Protagonisti della rapina in strada due coetanei della vittima, che hanno preso di mira l'adolescente mentre si trovava a bordo della sua microcar, una ‘macchinetta' che può guidare chi non ha ancora raggiunto i 18 anni, incolonnato nel traffico della Capitale. Il ragazzo era fermo all'incrocio con il semaforo rosso ed era in attesa di ripartire, quando i due gli si sono avvicinati. Improvvisamente, hanno estratto un coltello e l'hanno minacciato. Poi, lo hanno costretto a uscire dall'abitacolo dell'auto con le chiavi inserite, sono saliti a bordo e si sono dati alla fuga, rubandogliela. A conclusione delle indagini, il più grande, di diciassette anni, è stato arrestato per il reato di rapina in concorso, mentre il più giovane è stato denunciato in stato di libertà.
Rapina a un minorenne: rubata microcar
Il ragazzo subito dopo l'accaduto si è rivolto al Commissariato Appio Nuovo, dove ha raccontato agli agenti ciò che era successo e ha denunciato la rapina subita. Il giovane era scosso e preoccupato sia per l'aggressione ricevuta, avendosi visto puntare contro un coltello che potenzialmente avrebbe potuto ferirlo, sia per aver perso al tempo stesso non solo la microcar, ma anche il cellulare, lasciato all'interno dell'auto. Nella fretta di uscire, infatti, il ragazzo si era poi accorto essersi dimenticato di prenderlo. Ma è stato proprio grazie al suo smartphone che i poliziotti sono riusciti a rintracciare l'auto e a bloccare i rapinatori. I due ragazzi, fermati in via Tuscolana, hanno cercato di ingannare gli agenti, spiegandogli che si trattava di una microcar che gli era stata prestata da un loro amico. Durante i controlli successivi, i poliziotti hanno trovato il coltello col manico rosso usato per la rapina e il cellulare della vittima.