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Roma, quanta confusione sul logo: ecco perché non cambierà

Il logo istituzionale rimarrà identico. Con la corona, la croce e la scritta S.P.Q.R.. Così com’è fin dal 1927 quando fu approvato con un decreto governativo. Solo che accanto allo stemma ci sarà “Roma” e non più “Roma Capitale”.
A cura di Enrico Tata
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“Il logo di Roma è cambiato”, si legge su tutti i giornali in queste ore. La verità è un'altra: il logo istituzionale rimarrà identico. Con la corona, la croce e la scritta S.P.Q.R.. Così com'è fin dal 1927 quando fu approvato con un decreto governativo. Solo che accanto allo stemma ci sarà “Roma” e non più “Roma Capitale”. Un'operazione simile a quella che fece, per esempio, la Roma di calcio con il suo nuovo simbolo presentato due anni fa. In quel caso “A.S.R”, associazione sportiva Roma, fu sostituito da “Roma”. Il simbolo che cambierà sarà invece quello turistico. “Lo abbiamo fatto semplicemente perché, come accade a New York e a Parigi, vogliamo incassare soldi a favore dei cittadini di Roma vendendo oggetti come magliette, tazze ad caffè e altro. Un po' come quando si va in America e a Boston si compra la maglietta di Harvard”, ha spiegato questa mattina il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ai microfoni di Radio Radio.

Il nuovo logo con la scritta in inglese “Rome&You”, ha sollevato polemiche e anche l'Accademia della Crusca ha criticato la scelta. "Le persone a cui abbiamo affidato lo studio di marketing ritengono che la scritta in inglese garantisca maggiori vendite ai turisti, e io, con umiltà, non mi sento in grado di dare giudizi sul marketing”, è stata la risposta di Marino questa mattina in radio. E sempre oggi anche alcuni esponenti di Fratelli d'Italia hanno criticato il nuovo stemma: “È provinciale e stravolge i criteri tecnico grafici della ristilizzazione di un logo “identitario” come quello di Roma. In una parola è brutto e non narra il prestigioso ‘”brand” millenario che dovrebbe evocare”. Lo affermano, in una nota congiunta Fabrizio Ghera capogruppo di FdI in Campidoglio e Federico Mollicone responsabile comunicazione. “Quei coriandoli colorati al posto della corona, della Croce e di Spqr – sostengono – denotano scarsa conoscenza dei motivi per cui sono conosciute Roma e la sua storia nel mondo. Oltretutto, Roma è Roma in tutto il globo dalla Cina al Nord America. Chissà quanto mesi hanno impiegato gli ‘scienziatì del Campidoglio per partorire un logo così folgorante. Da millenni S.P.Q.R. non si cancella”, dicono. Peccato che nel logo turistico precedente, quello che sarà sostituito, non c'era croce, non c'era corona e non c'era neanche la scritta S.P.Q.R. Il brand usato fino ad oggi per la promozione turistica, presentato nel 2012 dall'allora sindaco Gianni Alemanno, raffigurava la scritta Roma e una lupa stilizzata (Eccolo qua). Quel logo, anch'esso aspramente criticato, finì su t-shirt, gadget vari, shopping bag e materiale informativo, per dare riconoscibilità nel mondo al marchio cittadino. E quel logo, solo quello, sarà sostituito dal nuovo stemma ideato dagli esperti di comunicazione e marketing interpellati dal sindaco Marino.

Così riassume la questione su Facebook il presidente del XV Municipio Daniele Torquati:

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