Roma, poliziotto si suicida sparandosi un colpo di pistola alla gola
Tragedia a Roma, dove un poliziotto si è suicidato sparandosi un colpo di pistola alla gola. I fatti sono accaduti nel pomeriggio di ieri, nella periferia Est della Capitale. Secondo le informazioni apprese l'assistente capo superiore, cinquantasette anni, si trovava in casa, nel suo appartamento in via Salvatore Talamo nel quartiere Collatino, quando ha afferrato l'arma d'ordinanza e ha aperto il fuoco. Il proiettile ha raggiunto la gola, un colpo fatale che non gli ha purtroppo lasciato scampo. A dare l'allarme i familiari, preoccupati perché l'uomo non si era presentato al pranzo che avevano programmato e non riuscivano a mettersi in contatto con lui per domandargli il motivo della sua assenza: il poliziotto non era sposato e viveva da solo. Non è chiaro il motivo del gesto estremo.
Poliziotto si suicida con un colpo di pistola
Sul posto, ricevuta la segnalazione, sono intervenuti i colleghi del Commissariato di Torpignattara e i carabinieri, insieme a un'ambulanza. Inutile la corsa a sirene spiegate, per il poliziotto non c'è stato nulla da fare se non constatarne il decesso, a causa della ferita mortale inferta con d'arma da fuoco. Quando i paramedici sono arrivati, il cinquantasettenne era in camera da letto già privo di vita e non è stato possibile neanche tentare il trasporto in ospedale. Agenti e militari hanno svolto i rilievi scientifici e gli accertamenti necessari al caso, al termine dei quali la salma è stata trasferita in obitorio.
Emergenza suicidi tra i dipendenti delle forze dell'ordine
È allarme il sindacato Mosap, secondo il quale ci si trova di fronte a una vera e propria emergenza. Ciò emerge dai dati raccolti dall’Osservatorio nazionale suicidi Forze dell’Ordine (Onsfo) dell’Organizzazione non Governativa Cerchio Blu, che spiegano come i suicidi tra i lavoratori delle Forze dell’Ordine negli ultimi anni siano 255. Tra questi, 28 nel 2017, 29 nel 2018 e 57 al 16 dicembre di quest’anno: più di un caso a settimana. Data la gravità, i membri del Tavolo Tecnico istituito dall’Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli psicologi (Enpap) sulla sicurezza sul lavoro, sottolineano l’importanza di riflettere con urgenza su quanto è possibile fare per prevenire anche questi gesti drammatici.