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Roma, più tavolini all’aperto per bar e ristoranti: approvata nella notte la delibera

L’annuncio della sindaca Raggi nella notte: “Arriva aiuto concreto per bar, ristoranti e locali. A Roma approvata delibera per mettere più tavolini con iter superveloce. Priorità è lavoro”.
A cura di Enrico Tata
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Nella notte la sindaca Raggi ha annunciato di aver firmato la delibera per consentire a bar, ristoranti e locali di mettere più tavolini all'aperto e con un iter veloce. In questo provvedimento, in pratica, si dice che ogni locale non pagherà per il 2020 la tassa di occupazione del suolo pubblico e ha la possibilità di aumentare la propria occupazione di suolo pubblico del 35 per cento. Per farlo, questo prevede la delibera proposta dall'assessore capitolino al Commercio Cafarotti, bisognerà presentare una domanda al proprio Municipio. I controlli verranno effettuati solo in seguito e non preventivamente. "In questo periodo sono importanti due parole: responsabilità, che romani e italiani hanno dimostrato finora e sono convinta che continueranno a farlo, e semplificazione. Semplificazione in primis per i commercianti che finora sono rimasti chiusi e oggi possono riaprire: oggi approviamo una delibera che consentirà loro di riaprire in 24 ore con il 35% di tavolini esterni in più", aveva annunciato ieri la sindaca al Tg3.

Raggi: "Non ci saranno tavolini vicino ai monumenti"

Raggi ha informato inoltre che non ci saranno tavolini vicino ai monumenti di Roma e che i titolari dei bar non avranno l'obbligo di adeguarsi al catalogo degli arredi urbani commerciali. "Inoltre, sempre ieri notte, abbiamo approvato un altro provvedimento da sottoporre rapidamente all'Assemblea Capitolina, con il quale proponiamo che l'ampliamento degli esterni possa essere mantenuto per 12 mesi a partire dalla presentazione della domanda.Abbiamo svolto un attento lavoro sulla semplificazione dei criteri, nel rispetto della sicurezza e del patrimonio artistico e culturale di Roma. Su questo voglio essere molto chiara: non ci saranno tavolini a pochi metri dalla Fontana di Trevi o da altri monumenti, né in zone dove l'ingombro degli arredi presenta rischi oggettivi per l'incolumità pubblica. Allo stesso tempo, i titolari di bar e ristoranti non avranno l'obbligo di adeguarsi al catalogo degli arredi urbani commerciali, in modo da non costringerli a investimenti eccessivi in un periodo di difficoltà", ha informato la sindaca Raggi.

"Si tratta di una misura necessaria per far ripartire ristorazione e turismo nelle piazze e nelle strade delle città, dei borghi e sui lungomare delle città rivierasche. Dare la possibilità di occupare superfici più ampie significa dare la possibilità ai ristoratori di recuperare coperti, rispettando le misure interpersonali e ampliando la sensazione di sicurezza per i clienti, allo scopo di far vivere più serenamente momenti di svago evitando gli assembramenti. Per far vivere ai turisti un momento di spensieratezza immersi nel cuore delle città, dei vicoli e delle botteghe storiche, vicino ad un monumento. Oppure, seduti sui tavolini posizionati sugli incantevoli lungomare delle città rivierasche, per assaporare un tramonto mozzafiato", il parere della Cna, Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media impresa.

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