Roma, operavano tumori ma si trattava di chirurgia estetica: indagato primario del Sant’Eugenio
Il direttore del centro grandi ustionati e chirurgia plastica dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma – il professore Paolo Palombo – è indagato con per i reati di peculato, abuso d’ufficio e falso. Secondo l'accusa avrebbe "camuffato" dodici interventi di chirurgia estetica da altrettanti operazione a scopo terapeutico, in particolare per curare o prevenire dei tumori, o per interventi a seguito di incidenti. Il medico avrebbe agito per scaricare i costi delle operazione sul Servizio sanitario, così da portare a termine gli interventi senza un esborso da parte dei pazienti. L'ultimo episodio contestato al medico e alla sua equipe risale all'estate del 2018.
Il medico ai domiciliari nel 2016
L'inchiesta nasce da un precedente procedimento del 2016, per il quale Palombo era finito ai domiciliari perché accusato di comportamenti analoghi a quelli che gli vengono contestati oggi: nonostante tutto avrebbe secondo gli inquirenti portato avanti i medesimi comportamenti. Indagate con il primario altre 14 perone, tra cui diversi chirurghi e il fratello, anche lui medico. Nei tre anni passati dall'apertura del primo procedimento all'inchiesta bis, di cui alcuni quotidiani hanno dato notizia ieri, il direttore del reparto del Sant'Eugenio è sempre rimasto al suo posto.
Operata per un tumore alla mammella che non ha mai avuto
Esemplare il caso, riportato dal Corriere della Sera, di una donna di 49 anni operata nel gennaio nel 2016 la cui cartella operatoria riportava "anamnesi personale di tumore maligno della mammella". Peccato che la donna, secondo quanto emerso nel corso dell'inchiesta, "non è affetta da nessuna patologia tumorale".