Roma, operaio va in commissariato per lavori edili: agenti scoprono che è ricercato e lo arrestano
Un ragazzo di 28 anni è stato arrestato ieri dagli agenti del commissariato Trastevere perché doveva scontare una pena di un anno e 25 giorni di reclusione per reati commessi tra il 2013 e il 2015 nel suo paese d'origine, l'Ucraina. Singolare il modo in cui il giovane è stato arrestato: residente in Italia da diversi anni, lavorava come operaio per una ditta edile. Ieri era andato al lavoro come ogni giorno: l'ultimo impiego assegnato a lui e alla sua squadra consisteva in dei lavori su un edificio confinante con il commissariato di Trastevere. Per eseguire una parte di questi lavori, il 28enne e altri lavoratori sono entrati nel giardino del commissariato. E, come di consueto, hanno consegnato i documenti alle forze dell'ordine. Una prassi che viene sempre eseguita in questi casi, ma che stavolta ha avuto un esito poco fortunato per il ragazzo, che mai si sarebbe immaginato di essere arrestato in questo modo.
Arrestato operaio per reati commessi in Ucraina
Dopo aver preso il documento del ragazzo e aver messo il suo nome nel terminale, è emerso che era stato condannato in Ucraina per reati commessi tra il 2013 e il 2015. In tutto doveva scontare un anno e 25 mesi in carcere per furto, minaccia e truffa. Essendosi reso irreperibile, non aveva mai scontato la pena ed era ancora ricercato dalle forze dell'ordine. Portato in commissariato, è stato poi arrestato e portato nel carcere di Rebibbia, dove il 28enne dovrà adesso scontare la sua pena. Non è noto se sapesse di essere ricercato o meno o anche di essere stato condannato nel suo paese di origine.