Roma, muore di mononucleosi a 26 anni: la procura apre un’inchiesta
È morto a 26 anni all'ospedale Sapllanzani di Roma in seguito a ripetute crisi respiratorie, dopo che gli era stata diagnosticata una forma banale di mononucleosi. Una morte assurda che lascia senza parole la famiglia del ragazzo che si era appena laureato.
Prima di essere ricoverato il giovane era stato in vacanza a Rimini con gli amici, dove aveva cominciato ad accusare i primi sintomi: mal di gola, febbre, linfonodi ingrossati. In pochi giorni la situazione era precipitata e le condizioni del ragazzo si erano aggravate fino al ricovero al policlinico Agostino Gemelli di Roma, dove il ragazzo aveva fatto ritorno per curarsi. Dopo alcuni controlli e le analisi del caso i medici gli avevano diagnosticato la malattia infettiva. A quel punto il giovane era stato trasferito nel reparto di infettivologia dell'ospedale Spallanzani, ma nonostante le cure, le sue condizioni non accennavano a migliorare. Le crisi respiratorie si susseguivano sempre più frequenti e violente, mentre costante rimaneva la febbre. Dopo l'ennesima insufficienza respiratoria il giovane era stato trasferito nel reparto di terapia intensiva della struttura, dove, in seguito all'ultima crisi avvenuta venerdì scorso, il cuore del 26enne ha cessato di battere.
Scioccati dalla morte inspiegabile del figlio, i genitori del ragazzo si sono rivolti commissariato interno dell'ospedale facendo scattare i primi controlli. La Procura di Roma ha aperto una inchiesta per omicidio colposo e ha disposto il sequestro della cartella clinica e l'autopsia sul corpo del ragazzo. Ad assistere il medico legale nell'esame, oltre al consulente designato dal legale della famiglia, l'avvocato Pierfrancesco Brunoci, ci sarà anche un anatomopatologo dell'ospedale Spallanzani, su richiesta del direttore sanitario del presidio ospedaliero. Fino ad ora nessun medico è stato iscritto nel registro degli indagati.